Marcantonio Flaminio: differenze tra le versioni

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Scrittore di poesie latine, è soprattutto noto per aver revisionato il ''Beneficio di Cristo'' di fra’ [[Benedetto Fontanini|Benedetto da Mantova]]<ref>[http://www.treccani.it/Portale/sito/scuola/dossier/2009/protestantesimo/melloni.html treccani.it]</ref>, testo religioso di grande successo nel Cinquecento che, esprimendo concezioni prossime alla [[Riforma protestante]], fu messo all’ all<nowiki>'</nowiki>''Indice'' dalla [[Chiesa cattolica]].
 
== Biografia ==
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Nel settembre del 1538 si consumò il distacco dal vescovo Giberti, certamente dovuto al segreto avvicinamento del Flaminio alle posizioni evangeliche. Non si trattò comunque di una rottura: a [[Sessa Aurunca]] l'umanista fu ospite di [[Galeazzo Florimonte]], amico del Giberti, poi a [[Caserta]] fu accolto da quel [[Gian Francesco Alois]] che nel [[1564]] sarà decapitato e bruciato sul rogo. Qui compose due libri di ''Carmina'' che saranno editi a [[Lione]] solo dieci anni dopo.
 
Alla fine del febbraio del [[1540]] Flaminio era a [[Napoli]], dove era attivo il circolo degli ''spirituali'' raccolto intorno alla figura dello spagnolo [[Juan de Valdés]], e qui egli prese parte attiva al dibattito sulla [[predestinazione]] che la [[Riforma]] luterana e calvinista avevano reso di stretta attualità, insieme con i problemi legati all'esistenza e ai limiti del [[libero arbitrio]], della [[Grazia (teologia)|grazia]], della [[giustificazione]] per [[fede]] e dell'importanza delle opere ai fini della salvezza del cristiano.
 
La morte del teologo spagnolo, avvenuta nel [[1541]], allontanò da Napoli molti dei suoi seguaci, tra i quali il Flaminio era destinato a svolgere un ruolo di primo piano nell'interpretazione del suo pensiero, nella divulgazione degli scritti del Valdés e nella scrittura di nuovi testi che riprendessero la sostanza del pensiero dell'<nowiki></nowiki>''alumbrado''. Flaminio e il [[Pietro Carnesecchi|Carnesecchi]] raggiunsero prima [[Bernardino Ochino]] a [[Roma]], poi furono a [[Firenze]], dove incontrarono [[Caterina Cybo]] e presero conoscenza della ''Institutio christianae religionis'' di [[Giovanni Calvino|Calvino]]. In novembre, il Flaminio e parte di quel gruppo di ''spirituali'' si ricostituì a [[Viterbo]] nella casa del cardinale [[Reginald Pole]], formando quella che venne definita l'<nowiki></nowiki>''Ecclesia viterbiensis''.