Fedecommesso: differenze tra le versioni
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L'istituto del fedecommesso origina nel [[diritto romano]] dove ebbe un'ampia diffusione, anche come espediente per aggirare le norme che escludevano in tutto o in parte dalla successione certe categorie di persone (ad esempio le donne, ai sensi della ''[[Lex Voconia]]'' del [[169 a.C.]]). Inizialmente fonte di un semplice obbligo morale per l'istituito, solo con [[Augusto]] fu stabilito che, in caso di inadempimento particolarmente riprovevole, il sostituito potesse rivolgersi ''[[cognitio extra ordinem|extra ordinem]]'' ad uno speciale [[pretore (storia romana)|pretore]] (''praetor fideicommissarius''); tale rimedio fu poi esteso da [[Claudio]] ad ogni tipo di fedecommesso. Particolare rilievo ebbe il cosiddetto ''fedecommesso di famiglia'' grazie al quale s'impediva l'alienazione di un fondo o di una casa al di fuori della famiglia, dovendo essere trasmessi intatti dall'uno all'altro membro della stessa, secondo le disposizioni del testatore. [[Giustiniano]] parificò i fedecommessi ai legati e stabilì che il fedecommesso di famiglia non potesse estendersi oltre quattro generazioni.
Riscoperto dai [[Glossatori]], il fedecommesso fu largamente impiegato, a partire dal [[XVI secolo]], dalle classi aristocratiche (ma anche borghesi) per mantenere inalterata più a lungo possibile la potenza economica della famiglia,
Secondo [[Montesquieu]] <ref>[[Esprit de lois]], V. 8-9; XXVI. 6; XXX, 33</ref> il fedecommesso era da considerarsi negativo nel regime aristocratico ma positivo in quello monarchico. Con il diffondersi delle idee [[Illuminismo|illuministiche]], però, l'istituto cominciò ad essere visto come un ostacolo alla libera circolazione dei beni, il che portò a limitazioni all'epoca del cosiddetto [[Dispotismo illuminato]] e alla sua abolizione in Francia nel [[1792]] durante la [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]]. L'abolizione fu confermata dal ''[[Code Napoléon]]'' e, sulla scorta di questo, si diffuse al di fuori dei confini francesi, nonostante una breve reviviscenza durante la [[Restaurazione]]. L'istituto sopravvisse più a lungo in alcune parti d'Europa: in [[Germania]] ed [[Austria]] il ''Familienfideikommiss'' fu abolito solo nel [[1938]], mentre in [[Svezia]] ne rimangono ancora in vita alcuni, seppur solo fino alla morte dell'attuale titolare.
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