Ekaterina Michajlovna Dolgorukova: differenze tra le versioni

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== Relazione con lo Zar ==
 
Nata a Schloss Tieplowka in [[Volinia]], Caterina incontrò Alessandro per la prima volta quando lei aveva dodici anni e lui andò a far visita a suo padre nella sua tenuta.
Nata a Schloss Tieplowka in [[Volinia]], Caterina incontrò Alessandro per la prima volta quando lei aveva dodici anni e lui andò a far visita a suo padre nella sua tenuta. All'epoca lo Zar la vide unicamente come una piccola ragazzina e probabilmente la dimenticò poco dopo l'incontro. Dopo la morte di suo padre, che aveva lasciato la famiglia senza risorse, Caterina e le sue sorelle vennero inviate all'''[[Istituto Smolny]] per Nobili Fanciulle'' di San Pietroburgo, una scuola per ragazze di nascita aristocratica. Alessandro pagò per la loro educazione e per quella dei loro quattro fratelli; in seguito egli la incontrò nuovamente quando ella aveva sedici anni, durante una visita ufficiale alla scuola nell'autunno [[1864]] e ne rimase immediatamente affascinato.<ref name=Rad>Radzinsky (2005), pp. 194-198</ref> Un contemporaneo descrisse la giovane Principessa come «di media altezza, con una figura elegante, serica pelle d'avorio, gli occhi di una [[Gazella|gazzella]] impaurita, una bocca sensuale, e lievi trecce castane».<ref name=Lin>Lincoln (1981), p. 440</ref> Alessandro andò a visitarla nuovamente all'istituto e la portava fuori per delle passeggiate in carrozza. Caterina aveva delle idee liberali, formate in parte durante il suo periodo a scuola, e ne discusse con lo Zar;<ref name=Rad /> in seguito egli si mosse per farla diventare una dama di compagnia di sua moglie, che soffriva di [[tubercolosi]].<ref name=Lin /> Caterina amava lo Zar e le piaceva la sua compagnia, ma non voleva diventare una di una lunga serie di amanti. Benché sia la madre che la direttrice dell'''Istituto Smolny'' la incoraggiassero a cogliere l'occasione di migliorare la propria condizione di vita, e quella della sua famiglia, Caterina ed Alessandro non divennero veramente intimi almeno fino al luglio del [[1866]], quando ella venne mossa a compassione nei confronti dell'Imperatore per la morte del figlio maggiore, lo [[zarevic|zarevič]] [[Nikolaj Aleksandrovič Romanov|Nikolaj Aleksandrovič]], e per un tentativo di assassinio. La madre di Caterina era morta due mesi prima; quella sera, come ricordò in seguito nelle sue memorie, lo Zar le disse: «Ora tu sei la mia moglie segreta. Io giuro che se mai sarò libero, ti sposerò».<ref name=Rad /><ref>Tarsaidze (1970), p. 92</ref>
All'epoca lo Zar la vide unicamente come una piccola ragazzina e probabilmente la dimenticò poco dopo l'incontro.
Dopo la morte di suo padre, che aveva lasciato la famiglia senza risorse, Caterina e le sue sorelle vennero inviate alll''''[[Istituto Smol’nyj]] [[Istituto per Nobili Fanciulle|per Nobili Fanciulle]]''' di San Pietroburgo, una scuola per ragazze di nascita aristocratica.
Nata a Schloss Tieplowka in [[Volinia]], Caterina incontrò Alessandro per la prima volta quando lei aveva dodici anni e lui andò a far visita a suo padre nella sua tenuta. All'epoca lo Zar la vide unicamente come una piccola ragazzina e probabilmente la dimenticò poco dopo l'incontro. Dopo la morte di suo padre, che aveva lasciato la famiglia senza risorse, Caterina e le sue sorelle vennero inviate all'''[[Istituto Smolny]] per Nobili Fanciulle'' di San Pietroburgo, una scuola per ragazze di nascita aristocratica. Alessandro pagò per la loro educazione e per quella dei loro quattro fratelli; in seguito egli la incontrò nuovamente quando ella aveva sedici anni, durante una visita ufficiale alla scuola nell'autunno [[1864]] e ne rimase immediatamente affascinato.<ref name=Rad>Radzinsky (2005), pp. 194-198</ref> Un contemporaneo descrisse la giovane Principessa come «di media altezza, con una figura elegante, serica pelle d'avorio, gli occhi di una [[Gazella|gazzella]] impaurita, una bocca sensuale, e lievi trecce castane».<ref name=Lin>Lincoln (1981), p. 440</ref> Alessandro andò a visitarla nuovamente all'istituto e la portava fuori per delle passeggiate in carrozza. Caterina aveva delle idee liberali, formate in parte durante il suo periodo a scuola, e ne discusse con lo Zar;<ref name=Rad /> in seguito egli si mosse per farla diventare una dama di compagnia di sua moglie, che soffriva di [[tubercolosi]].<ref name=Lin /> Caterina amava lo Zar e le piaceva la sua compagnia, ma non voleva diventare una di una lunga serie di amanti. Benché sia la madre che la direttrice dell'''Istituto Smolny'' la incoraggiassero a cogliere l'occasione di migliorare la propria condizione di vita, e quella della sua famiglia, Caterina ed Alessandro non divennero veramente intimi almeno fino al luglio del [[1866]], quando ella venne mossa a compassione nei confronti dell'Imperatore per la morte del figlio maggiore, lo [[zarevic|zarevič]] [[Nikolaj Aleksandrovič Romanov|Nikolaj Aleksandrovič]], e per un tentativo di assassinio. La madre di Caterina era morta due mesi prima; quella sera, come ricordò in seguito nelle sue memorie, lo Zar le disse: «Ora tu sei la mia moglie segreta. Io giuro che se mai sarò libero, ti sposerò».<ref name=Rad /><ref>Tarsaidze (1970), p. 92</ref>
 
[[File:Dolgorukaya.jpeg|thumb|left|200px|Caterina nel 1866]]