Via Nizza: differenze tra le versioni

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[[File:MetroTorinoMarconi.jpg|right|thumb|250 px|Largo Marconi, all'incrocio tra Via Nizza e Corso Marconi. Si nota la chiesa di San Salvario, che dà il nome al [[San Salvario (Torino)|quartiere omonimo]] e la stazione della metropolitana [[Marconi M1|Marconi]].]]
'''Via Nizza''' è un'arteria particolarmente importante della città di [[Torino]]. Prende il nome dalla città [[Francia|francese]] di [[Nizza]] perché lungo questo asse viario si dipartiva la [[Strada Statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja|strada]] che raggiungeva la città francese. <br/>
Inizia a fianco della [[stazione di Torino Porta Nuova]] ed arriva fino in [[piazza Bengasi]] al limite del territorio comunale in direzione sud, attraversando o costeggiando i quartieri [[San Salvario (Torino)|San Salvario]] e [[Nizza Millefonti (Torino)|Nizza Millefonti]].
 
==Storia==
Prende il nome dalla città [[Francia|francese]] di [[Nizza]] perché lungo questo asse viario si dipartiva la [[Strada Statale 20 del Colle di Tenda e di Valle Roja|strada]] che raggiungeva la città francese.
La via venne aperta nella prima metà dell'Ottocento, essendo ritenuta un'importante asse viario anche quando la città era contenuta al solo centro storico. Nel [[1822]] [[Gaetano Lombardi]] progettò i primi edifici porticati, collegandosi allo stile architettonico che caratterizzava i palazzi di [[Carlo Promis]] già eretti in [[Corso Vittorio Emanuele II (Torino)|Corso del Re]].
Inizia a fianco della [[stazione di Torino Porta Nuova]] ed arriva fino in [[piazza Bengasi]] al limite del territorio comunale in direzione sud.
 
Attraversa o costeggia i quartieri [[San Salvario (Torino)|San Salvario]] e [[Nizza Millefonti (Torino)|Nizza Millefonti]].
==Percorrendo la via==
Il centro multifunzionale del [[Lingotto]] si trova lungo via Nizza.
L'inizio di via Nizza, all'angolo della stazione [[Torino Porta Nuova]] è la parte più sfarzosa ed elegante, con begli edifici porticati di metà Ottocento che proseguono, sul lato sinistro della strada, fino all'incrocio con via Berthollet. Il lato destro della strada è invece occupato dagli uffici della stazione. <br/>
All'incrocio con Corso Marconi, la via si apre in un elegante slargo alberato; qui è posto il monumento celebrativo dei moti insurrezionali di Torino del [[1821]], guidati da [[Santorre di Santarosa]]. Incise sul monumento, sono le parole:
{{quote|Qui l'[[11 marzo]] [[1821]] fu giurata la libertà d'Italia. Il [[20 settembre]] [[1870]] il voto fu sciolto in [[Roma]]|Iscrizione sul monumento}}
Dietro il monumento, sul lato destro della via, si nota la [[chiesa di San Salvario]], l'antica parrocchiale del [[Castello del Valentino]], oggi chiusa al pubblico e annessa al convento delle suore di [[San Vincenzo de' Paoli]], che qui operano da anni con servizi di assistenza ai bisognosi. <br/>
Prima del cavalcavia di Corso Gaetano Sommelier, sul lato sinistro, si nota l'ottocentesca chiesa di Nostra Signora del SS. Sacramento. Poco oltre la piccola Piazza Nizza, ecco un'altra chiesa ottocentesca, il Sacro Cuore di Gesù, benedetta nel [[1876]]. La chiesa custodisce le spoglie del beato [[Ignazio da Santhià]].<br/>
Proseguendo verso la periferia, via Nizza si apre nelle due piazze dedicate ad [[Edmondo de Amicis]] e a [[Giosuè Carducci]], e attraversa un popoloso quartiere operaio, [[Nizza Millefonti]]. Infine, passato Corso Spezia, la via costeggia il lungo stabilimento del [[Lingotto]], fino a confluire in [[Piazza Bengasi]], laddove, entrando nel territorio del comune di [[Moncalieri]], la strada cambia nome e diventa Via Sestrière.
 
==Trasporti==
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* [[Spezia M1]]
* [[Lingotto M1]]