Francesco Camusso: differenze tra le versioni

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Al suo secondo anno tra i professionisti vinse il [[Giro d'Italia 1931|Giro d'Italia]], in cui conquistò la [[maglia rosa]] nella penultima tappa che andava da [[Cuneo]] a Torino e prevedeva l'ostica scalata al [[Sestriere]]. Spinto dal risultato ottenuto, l'anno seguente si schierò al via del [[Tour de France 1932|Tour de France]], dove vinse la decima frazione, da [[Cannes]] a [[Nizza]], ma nulla poté contro lo strapotere del francese [[André Leducq]], che bissò così il successo del [[Tour de France 1930|1930]]. Camusso riuscì comunque a chiudere sul podio al terzo posto.
 
Il Giro d'Italia lo rivide protagonista nel [[Giro d'Italia 1934|1934]] quando vinse la prima tappa da [[Milano]] a Torino ed ingaggiò un serrato duello con [[Learco Guerra]] alla cui fine il mantovano riuscì a spuntarla per soli 51 secondi. Al Tour de France invece fu ancora protagonista nel [[Tour de France 1935|1935]], quando vinse la settima frazione ma fu poi costretto al ritiro in un momento in cui si stava comportando molto bene, e nel [[Tour de France 19381937|1937]] dove vinse la prima semitappa della tredicesima frazione e si piazzò quarto nella classifica finale a neanche un minuto dal podio e a quasi 27 minuti dal vincitore [[Roger Lapebie]]. Al [[Tour de Suisse 1934]] vinse la prima maglia per gli scalatori.
 
Nelle corse di un giorno invece non riuscì ad ottenere grandi risultati (i più importanti furono il secondo posto alla [[Tre Valli Varesine]] del 1931 e il terzo posto alla [[Milano-Sanremo]] del 1934) proprio a causa delle sue caratteristiche: essendo uno scalatore difettava nello spunto veloce.