Alberto Massimino: differenze tra le versioni

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Dopo essersi laureato in [[Ingegneria meccanica]] all'Istituto Tecnico Superiore di [[Friburgo (Svizzera)|Friburgo]], venne assunto come progettista alla FIAT, dove fu ben presto nominato capogruppo progettazione del "Reparto Costruzioni Speciali" (il reparto corse della FIAT), occupando il posto lasciato da [[Vittorio Jano]] che, nel [[1923]], era passato all'[[Alfa Romeo]].
Tra le sue principali realizzazioni la [[Fiat 806]], ultima [[monoposto]] costruita dalla casa torinese, dotata di [[Motore ad accensione comandata|motore]] [[Motore in linea a dodici cilindri|dodici cilindri in linea]] di 1.500 [[Centimetro cubo|cc]], portata al successo da [[Pietro Bordino]], nel Gran Premio di Milano, delsvoltosi sul [[Circuito di Monza]] il [[4 settembre]] [[1927]].
 
Ebbe anche l'occasione di saltuariamente compiere consulenze esterne, come nel caso di [[Tazio Nuvolari]], dal quale fu incaricato di apportare modifiche al telaio delle sue [[Bugatti Tipo 35, 37 e 39|Bugatti 35C]], per migliorare la tenuta di strada.