Monarchia costituzionale portoghese: differenze tra le versioni

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[[File:Fontes Pereira de Melo.jpg|thumb|right|250px|Fontes Pereira de Melo.]]
 
Dopo le nuove elezioni si formò un nuovo governo diretto da [[António Maria de Fontes Pereira de Melo|Fontes Pereira de Melo]] del partito Rigenerazionista. Fontes Pereira de Melo restò al potere fino al [[1877]], siendo este el gobierno más duradero de este período. In quel periodo morirono vari politici che avevano tenuto le redini del Portogallo: nel [[1874]] Joaquim António de Aguiar, nel [[1875]] il Conte de Loulé e nel [[1876]] il Marchese di Sá da Bandeira. In quel periodo fu fondato anche il Partito Repubblicano. Il governo di Fontes de Melo diede un forte impulso all'industrializzazione.
 
Il Partito Repubblicano iniziò fin da principio con rivolte, dopo la dichiarazione in Spagna della [[Prima repubblica spagnola|Prima repubblica]] nel [[1873]].
 
Con la morte di Sa da Bandeira scomparse anche il Partito Riformista, una scissione del Partido Storico. Il partito Riformista si unì al Partito Storico, dando vita al Partito Progressista. [[Anselmo José Braamcamp]] divenne il nuovo portavoce. I progressisti portarono a capo grandi riforme, tra cui quella della costituzione, la decentralizzazione, il nuovo sistema elettorale e la nuova nomrativanormativa in materia fiscale. Tra il [[1877]] e il [[1878]] Fontes de Melo dovette consegnare il governo a Antonio José da Ávila. Il ritorno di Fontes Pereira de Melo, nel gennaio del [[1878]], aumentò le proteste dei progressisti, i quali non protestavano non solo contro il primo ministro, ma anche contro il re. Nelle elezioni del novembre del [[1878]] venne scelto il Partito Progressista. Dopo quelle elezioni entrarono nella Assemblea portoghese anche i candidati del Partito Repubblicano.
 
Dopo lo scoppio di un scandalo, provocato dalle relazioni tra il ministro delle finanze e il [[Banco de Ultramar]], il govrno di Fontes de Melo cadde il [[29 maggio]] del [[1879]]. I progressisti salirono al potere, seguendo il sistema del turnismo, ma stavolta tra il Partito Rigenerazionista e il Partito Progressista.
 
Il Partito Rigenerazionista fece un'opposizione senza compromessi al nuovo governo. Fontes Pereira de Melo fece passare una mozione di sfiducia nel [[1881]] per tornare a capo del governo. Il [[16 settembre]] [[1885]] morì il capo del Partito Progressista, Baamcamp; il suo sucessoresuccessore fu [[José Luciano de Castro]]. Quando il governo di Fontes Pereira de Melo dovette dimettersi nel febbraio del [[1886]] per gli scandali fiscali, José Luciano de Castro assunse il potere.
 
Nel [[1887]] morì Fontes Pereira de Melo. Nelle elezioni che si tennero lo stesso anno, i repubblicani ottennero due deputati.[[Antonio de Serpa Pimentel|António Serpa]] divenne il sucessore di Pereira de Melo. Nelle elezioni del [[1888]] venne eletto [[Teofilo Braga]], il futuro primo presidente della repubblica. Nel [[1889]] morì il re e suo figlio [[Carlo I del Portogallo|Carlos]] ascese al trono.
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==== Crisi coloniale ====
 
Durante il successivo periodo della storia portoghese, tornò l'interesse per le colonie d'oltremare, in particolaeparticolare quelle africane. Nella [[Conferenza di Berlino]] del [[1884]], si dispose che l'esercizio della sovranità sullesui possessionipossedimenti in Africa si sarebberosarebbe basatebasato sulle decisioni prese dalle grandi potenze europee.
 
Il Portogallo presenziò alla Conferenza nel [[1887]] con un piano che pretendeva di unire i due possedimenti dell'Africa meridionale ([[Mozambico]] e [[Angola]]) con un corridoio, però cozzava con i piani britannici che pretendevano invece un corridoio dall'Egitto al Sudafrica. L'esercito portoghese iniziò ad occupare dei territori fuori dalle sue colonie, che corrispondevano all'attuale [[Malawi]]. La Gran Bretagna protestò energicamente contro queste occupazioni.
 
Agli inizi del [[1890]], il governo britannico pose un ultimatum al Portogallo, nel quale si esigeva che i soldati che si trovavano nelle due coloniesicolonie si ritirassero. In questa situazione, Carlo I, nominò Antonio Serpa Pimentel, del Partito Rigenerazionista, come capo del governo.
 
Il piano coloniale aveva creato un'ondata nazionalista. La rabbia della popolazione si rese visibile dopo l'ultimatum da parte britannica. La responsabilità della sconfitta politica non cadde solo sul governo, ma anche sulla monarchia. Di conseguenza l'opposizione repubblicana si fece più forte. Le elezioni del marzo del [[1890]] ebbero un epilogo sangunariosanguinario, perché dieci persone morirono e altre quaranta furono ferite. I repubblicani ottennero tre scranniseggi. Nel [[1890]] si celebrò la [[Festa del lavoro]].
 
La questione delle colonie africane portò a una crisi politica. Dopo diversi negoziati, venne siglato il [[Trattato di Londra]] nel quale si fissarono i confini dell'Angola e del Mozambico con i possedimenti britannici. Quando il governo presentò il trattato al Parlamento per la retificaratifica, il parlamento intese che il Portogallo si sarebbe arreso all'ultimatum britannico. Allora si susseguirono momenti di tensione. Serpa Pimentel si ritirò e il re nominò un nuovo governo. traTra il 1890 e il [[1891]] si susseguirono vari governi di poca durata. Agli inizi del 1891 ci fu una sollevazione repubblicana a [[Oporto]]. Si proclamò la repubblica, ma la rivolta venne soffocata.
 
==== Problemi economici ====