Efialte di Atene: differenze tra le versioni

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Noto per la riforma dell'[[Areopago]] della [[polis]] che, nel [[462 a.C.]], riuscì a fare approvare.
 
La riforma consisteva nella riduzione delle prerogative politiche dell'Aeropago, che vennero distribuite fra [[ekklesia]] (assemblea del popolo), [[boulè]] (consiglio; tra le prerogative da esso acquisite rientra l'[[euthyna]], ossia il compito di giudicare l'operato dei magistrati giunti alla fine del mandato), e tribunali popolari. Tale istituzione perse, inoltre, la ''[[nomophylakìa]]'' (la sorveglianza sulla costituzione) e forse anche la custodia dei testi delle leggi<ref name="Musti1">cfr MUSTI, Domenico, <i>Storia greca. Lineamenti e sviluppi dall'età micenea all'età romana</i>, Roma-Bari, Laterza, 2006, p. 335.</ref>. L'Areopago mantenne solamente la funzione di giudicare nelle cause di sacrilegio e di omicidio volontario di un cittadino ateniese. Queste riforme vennero sentite dalle ali moderate come eccessive, in quanto l'Areopago, consiglio degli ex [[arconti]], era rivestito di un'aura di sacralità. Anche per questo motivo, Efialte fu assassinato alcuni mesi dopo. L'esecutore dell'attentato mortale contro Efialte è individuato in Aristodico di Tanagra.<ref>Per la biografia di Efialte cfr. STOCKTON, <i>The Death of Ephialtes</i>, in "Classical Quarterly", n. 32, 1982; PICCIRILLI, Luigi, <i>L'assassinio di Efialte</i>, in "Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa", n. 17, 1987; PICCIRILLI, Luigi, <i>Efialte</i>, Il Melangolo, Genova, 1988; MARR, John. L., <i>Ephialtes the moderate?</i>,in "Greece and Rome", n. 40, 1993, pp. 11-19; </ref>. La sua eredità politica fu raccolta da [[Pericle]].
 
Incorruttibile (<i>adorodoketos</i>) e giusto (<i>dikaios</i>), Efialte, figlio di Simonide fu l'incubo del partito oligarchico: si sbarazzò di molti giudici dell'Areopago intentando processi per corruzione e tolse al Consiglio tutte i poteri aggiunti (<i>epitheta</i>) che esso aveva accumulato durante l'epoca delle guerre persiane. La riforma costituzionale di Efialte fu abrogata dal governo dei Trenta. <ref>cfr. ARISTOTELE, <i>La Costituzione degli Ateniesi</i>, a cura di Giuseppe Lozza, Oscar Mondadori, Milano,1991, XXV, p. 73.</ref>.
 
Secondo il non imparziale giudizio aristotelico (<i>Athenaion Politeia</i>, XLI), sotto il governo successivo alla settima costituzione ateniese, avviata da Aristide e perfezionata da Efialte, la città avrebbe commesso moltissimi errori a causa dei demagoghi e dell'impero marittimo.
 
Per la sua fama di incorruttibilità Efialte è spesso raffigurato come un Robespierre <i>ante litteram</i>. <ref> cfr. LORAUX, Nicole,, <i>La cité divise. L'oubli dans la mémoire d'Athènes</i>, Payot & Rivages, 1997 [trad. it. di Stefano Marchesoni, Introduzione di Gabriele Pedullà,<i>La città divisa. L'oblio nella memoria di Atene</i>, Neri Pozza, Vicenza, 2006, pp. 132-138].</ref>.
==Note==
<references />