Chiesa di San Lorenzo in Palatio ad Sancta Sanctorum: differenze tra le versioni

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Internamente la chiesa è stata decorata dai [[Cosmati]], secondo un’iscrizione interna: ''Magister Cosmatus fecit hoc opus''.
Gli affreschi si trovano sulla parte alta della cappella e sulla volta. Nelle vele sono rappresentati i quattro evangelisti , sulla parete sopra l'altare ai fianchi della finestra a sinistra è raffigurato Niccolò III inginocchiato che offre il modellino della cappella con a lato i santi Pietro e Paolo, a destra il Cristo in trono con due angeli. A destra dell'ingresso sono raffigurate il martirio di san Pietro e san Paolo, di fronte all'altare, la ''Lapidazione di Santo Stefano'' e il ''Martirio di San Lorenzo'', la ''Decapitazione di Sant'Agnese'' e il ''Martirio di San Nicola''.
 
Gli affreschi che si trovano sulla parte alta della cappella e sulla volta sono del[[XIII secolo]]. Nelle vele sono rappresentati i quattro evangelisti , sulla parete sopra l'altare ai fianchi della finestra a sinistra è raffigurato Niccolò III inginocchiato che offre il modellino della cappella con a lato i santi Pietro e Paolo, a destra il Cristo in trono con due angeli. A destra dell'ingresso sono raffigurate il martirio di san Pietro e san Paolo, di fronte all'altare, la ''Lapidazione di Santo Stefano'' e il ''Martirio di San Lorenzo'', la ''Decapitazione di Sant'Agnese'' e il ''Martirio di San Nicola''.
Alla base degli affreschi è presente una loggia denominata dei santi realizzata sotto il pontificato di [[Papa Sisto V|Sisto V]], probabilmente tra il giugno e [[luglio 1590]] sotto la direzione dei pittori [[Cesare Nebbia]] e [[Giovanni Guerra]]<ref>''Sancta Sanctorum'', da ''La loggia dei Santi del Sancta Sanctorum: un episodio di pittura Sistina'' ( a cura di Patrizia Tosini), Electa Milano pg. 213</ref>
 
Alla base degli affreschi è presente una loggia denominata dei santi realizzata sotto il pontificato di [[Papa Sisto V|Sisto V]], probabilmente tra il giugno e [[luglio 1590]] sotto la direzione dei pittori [[Cesare Nebbia]] e [[Giovanni Guerra]] a cui hanno preso parte molti artisti attivi a Roma in quel periodo <ref>''Sancta Sanctorum'', da ''La loggia dei Santi del Sancta Sanctorum: un episodio di pittura Sistina'' ( a cura di Patrizia Tosini), Electa Milano pg. 213</ref>
 
L'altare conserva un’antichissima immagine di Gesù Redentore detta ''acheropita'', cioè non dipinta da mano umana: la tradizione infatti narra che l’icona fu dipinta dall’evangelista [[Luca evangelista|Luca]] aiutato da un angelo. Questa immagine era molto venerata fin dal pontificato di [[Stefano II]], il quale ordinò una processione per la città con la sacra immagine per implorare l’aiuto divino contro i [[Longobardi]] condotti da [[Astolfo (re)|Astolfo]]. Nel [[XIII secolo]] la tavola fu adornata da una lamina d'argento per opera di [[papa Innocenzo III]]. Non si conosce esattamente l’origine di questa immagine: l’[[Mariano Armellini|Armellini]] propone un’origine bizantina in epoca della [[iconoclastia|lotta iconoclasta]] ([[VIII secolo]]).
 
Sopra l'altare vi è l'iscrizione: ''Non est in toto sanctior orbe locus'' ("non esiste al mondo luogo più santo di questo"). Gli affreschi sulla volta e nelle lunette sono del [[XIII secolo]], mentre i santi dipinti entro 28 tabernacoli laterali sono di [[Giannicola di Paola]].
 
== Note ==
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