Luigi Bardone: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Nato da una nobile famiglia Pavese (i Bardone compaiono iscritti già ai primi del 1400 nell'elenco delle famiglie patrizie pavesi nella persona di Carlo Bardone, Notaio Ducale) entrò in seminario a Pavia dove si dedicò a studi di teologia. Il padre si chiamava Giacomo e la madre Bianca De Inzago,. Luigi, che portava il nome del nonno paterno, era secondo di tre fratelli Il primo si chiamava Bartolomeo ed il terzo fratello Simone era notaio ducale come gli antenati.La famiglia Bardone era registrata nella parrocchia pavese di San Marino. Divennedivenne prima prevosto della chiesa di San Giovanni in Borgo e successivamente da giovanissimo professore di Teologia dell'Università pavese, fu membro attivo e costante della Facoltà teologica pavese, di cui fu decano. Nell'ambiente universitario divenne famoso per padroneggiare perfettamente 8 lingue tra cui l'ebraico, l'aramaico, il greco e il latino come rileva Luca Contile. Fu docente di oratoria greca e latina all'Università di Pavia dal 1559 al 1567.
Fu erudito oratore e scrisse vari trattati di teologia e fu membro insigne di numerose Accademie tra cui l?'accademia degli Affidati con il nome "Il remoto". Per le sue doti fu chiamato prima dal Cardinale Contarini a lavorare con lui a Roma presso il papato (e più volte in Germania) successivamente dal Cardinale Gambara che lo volle a Roma ad affrontare le sfide più ardue sui dogmi del concilio di Trento. La sua storia personale si intreccia prorprio con quella del [[Concilio di Trento]]. Lavorò a lungo per presentare personalmente i nuovi dogmi del Concilio a Carlo V imperatore in aperto contrasto con Paolo III. Quella del Contarini e del Bardone rappresentava l'ala riformatrice più moderata.
Luigi Bardone lavorò molto alla parte teologica della prima fase del concilio: si occupò di riaffermare il [[simbolo niceno-costantinopolitano]], di fissare i canoni della [[Bibbia|Sacra Scrittura]], di accettatare come ufficiale la versione della [[Bibbia]] detta ''[[Vulgata]]''.
Inoltre approfondì nel concilio la dottrina sulla [[giustificazione (teologia)|giustificazione]] e sul [[peccato originale]]. Si adoperò per affermare la dottrina generale dei sette [[sacramenti]], ritenuti istituiti da [[Gesù Cristo]] e efficaci indipendentemente dalla loro esecuzione (''ex opere operato''). Ebbe un ruolo fondamentale nell'esame critico e teorico sui sacramenti del battesimo e della [[confermazione]].
Fino al 1572 fu Parroco di S. Giovanni al Bordo, dal 1573 divenne rettore della parrocchia di S. Maria Nuova ed in tale sede Don Luigi Bardone ebbe un giudizio favorevole da parte di Mons. Peruzzi durante la visita apostolica nella Diocesi di Pavia del 1576.
Lo stemma della famiglia Bardone utilizzato da Luigi Bardone (Leone rosso e giallo con un martello) ed ancora adottato dai suoi discendenti è stato trovato in una lapide nella chiesa di San Giovanni in Borgo a Pavia, che fu successivamente demolita per ampliare il Collegio Borromeo.
 
==Fonti==