Mario Staderini: differenze tra le versioni

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Il [[15 novembre]] 2009 viene eletto segretario dei [[Radicali Italiani]]<ref>[http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/politica/segretario-radicali/segretario-radicali/segretario-radicali.html Repubblica.it - Radicali italiani a congresso, Mario Staderini nuovo segretario]</ref>, succedendo ad [[Antonella Casu]].
 
Nell' [[agosto]] [[2011]] compare su [[facebook]], ad opera di un gruppo di utenti che appoggiano un'analoga iniziativa politica di Mario Staderini <ref>[http://www.gazzettadiparma.it/primapagina/dettaglio/1/100683/Vaticano_paga_tu:_a_casa_del_parmigiano_che_ha_ideato_la_pagina_Facebook.html Intervista al parmense che ha ideato la pagina Vaticano paga tu]</ref> <ref>[http://www.facebook.com/VATICANOPAGATU] </ref> una campagna per la "''riduzione e giusta ripartizione''" dell'otto per mille e contro le esenzioni fiscali riconosciute alla Conferenza Episcopale Italiana (le stesse esenzioni riconosciute anche alle altre confessioni religiose e all'intero mondo del non profit). La campagna viene stranamente riferita al "Vaticano" che con quelle esenzioni non ha nulla a che fare, riguardando semmai la Chiesa italiana, insieme alle altre confessioni religiose che hanno stipulato un'intesa con lo Stato e all'intero mondo del non profit anche non confessionale. Il gruppo di utenti contesta il metodo di assegnazione delle somme basato su una sorta di referendum in cui chi non vota si affida alle scelte dei contribuenti che esprimono una preferenza, proprio come avviene nelle elezioni in cui tutti i seggi vengono attribuiti anche se moltissimi elettori non partecipano al voto. Citando dati del governo Italiano gli amministratori del sito citanoriportano una percentuale del 64% di contribuenti italiani che non indicano alcuna preferenza. Ai contestatori viene peraltro fatto notare che la percentuale comprende anche quei contribuenti che non sono tenuti a compilare alcun modello di dichiarazione dei redditi e che sarebbero costretti a farlo solo per effettuare la scelta. Viene anche fatto notare che la percentuale di persone che effettuano la scelta, se riferita a coloro che effettivamente presentano i modelli di dichiarazione, sale al di sopra del 50% e che -inoltre - essendo il campione di coloro che effettuano la scelta abbondantemente significativo dal punto di vista statistico (di gran lunga superiore al campione utilizzato in qualunque rilevazione statistica) è presumibile che se tutti i contribuenti effettuassero la scelta i risultati percentuali non cambierebbero affatto. Gli utenti facebook in questione contestano anche il fatto che la Commissione governativa istituita per eventualmente modificare l'aliquota non ha mai ritenuto di doverlo fare e non si è mai riunita.<ref>[http://www.facebook.com/VATICANOPAGATU La pagina facebook che contesta il sistema di ripartizione dell'otto per mille] </ref>
 
A dicembre dello stesso anno pubblica un video <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=-BLdH4mUsXA video]</ref> nel quale, citando fonti del comune di Milano, afferma che la Casa del clero di Milano non paga l'ICI per le stanze date in uso agli ospiti non sacerdoti. In risposta il quotidiano ''[[Avvenire]]'' pubblica le ricevute di pagamento dell'ICI relative all'intero stabile (escluse le sole stanze destinate ad ospizio per sacerdoti anziani). Staderini replica che quelle ricevute non si riferiscono all'albergo ma a uffici, esibendo a sostegno della sua tesi una mail scannerizzata dall'originale fornito dal consigliere radicale [[Marco Cappato]] (nonostante il segreto cui sono tenuti i consiglieri comunali sugli atti che ricevono nell'esercizio del diritto d'accesso) nella quale si legge che una parte dello stabile è esente dall' ICI . ''Avvenire'' , a ulteriore smentita di quanto sostenuto da Staderini, ribadisce che il versamento riguarda anche le stanze destinate ad albergo e che l'esenzione dichiarata dall'Opera Pia che gestisce la piccola locanda è dovuta al fatto che l'imposta è già stata pagata - sia per le stanze che per gli uffici -dalla Rettoria della chiesa, alla quale era stato ceduto il diritto di superficie anche sulla parte destinata ad albergo. Il Ministero delle Finanze aveva infatti chiarito nel 2000 che l'imposta deve essere pagata dal titolare del diritto di superficie e non dal proprietario. <ref>[http://gazzette.comune.jesi.an.it/2000/137/4.htm Circolare del Ministero delle Finanze 7 giugno 2000 n. 118/E] </ref> <ref>{{cita web|autore=Umberto Folena|url=http://www.avvenire.it/Dossier/chiesaeici/quisipaga/Pagine/video-bufala.aspx|titolo=Video bufala, ecco la ricevuta dell’Ici|editore=[[Avvenire]]|accesso=9 gennaio 2012|data=15 dicembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|autore=Mario Staderini|url=http://www.youtube.com/watch?v=mF-n35ELUSo|titolo=Altro che video-bufala dei Radicali: la patacca è di Avvenire|accesso=9 gennaio 2012|data=16 dicembre 2011}}</ref><ref>{{cita web|autore=Umberto Folena|url=http://www.avvenire.it/Dossier/chiesaeici/quisipaga/Pagine/giadaticasadelclero.aspx|titolo=Casa del clero, già dati al Comune 110mila euro|editore=[[Avvenire]]|accesso=9 gennaio 2012|data=18 dicembre 2011}}</ref>