Funzionalismo (architettura): differenze tra le versioni

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Il '''funzionalismo''' è una corrente architettonica per cui ogni edificio deve essere funzionale allo scopo per cui è creato. Le origini del funzionalismo risalgono a prima della Prima Guerra Mondiale.
Con la nascita dell'industria e con la conseguente decadenza dell'artigianato, a partire dalla fine del [[Settecento]] e soprattutto [[Ottocento]], si è venuto contrapponendo ciò che è "utile" a ciò che è "bello".
I concetti del funzionalismo sono alla base dell'[[architettura razionalista]] e nel caso dei movimenti del [[De Stijl (Neoplasticismo)| De Stijl]] e del [[Bauhaus]] più marcatamente anche nell'ambito del [[design]].
Si inseriscono nell'ambito del Funzionalismo anche correnti artistiche quali [[Cubismo]], [[Futurismo]], [[Der Blaue Reiter]], [[Neoplasticismo]], [[Dada]] e [[Surrealismo]]. Queste correnti cercano di riportare l'attenzione sugli oggetti d'arte non perché belli o utili, ma in quanto oggetti d'arte. Soprattutto [[Dada]] attraverso l'identificazione di ''arte'' con oggetti che non sono propriamente artistici come ruote di biciclette, orinatoi, scolabottiglie.
 
L'idea di riscattare l'oggetto d'uso, sentita fin dalla metà dell'Ottocento, si pone come il più importante [[movimento artistico]] fra le due guerre: il funzionalismo.