Clientelismo: differenze tra le versioni

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==Accezione moderna==
federico e bruto La pratica del clientelismo tende a garantire il reciproco interesse o il mutuo vantaggio tra chi fornisce i benefici e chi ne ottiene il controcambio. Essa è finalizzata spesso, da parte di chi se ne avvantaggia, al mantenimento, con scopi lontani dal bene collettivo e dall'interesse stesso della [[società civile]] (ragion per cui assume le forme di un vero malcostume), di un [[potere|posto di potere]] assegnato dalla carica pubblica. L'assegnatore può occupare a sua volta la posizione di potere per effetto di simili pratiche indebite, ed è indotto a perpetuare il sistema nominando individui conosciuti che non tenteranno ad indebolirne la posizione. Il clientelismo si distingue dal '''familismo''' per l'attuazione di un complesso di favoritismi e protezioni limitatamente ad una cerchia familiare o in qualche modo confinata ai rapporti di parentela.
 
In linea di principio, il clientelismo si contrappone alla [[meritocrazia]], in quanto prevede la nomina di conoscenti o personaggi influenti indipendentemente dalle effettive capacità e da doti meritorie.
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Anche se la "macchina politica" è considerata sinonimo di [[corruzione]], alcuni [[politologi]] riscontrano anche dei vantaggi in tale sistema, come l'efficienza nella risposta ai cambiamenti politici; la capacità che avrebbe di garantire un'influenza ridotta delle [[lobby]] e degli interessi particolari (dei [[sindacati]] o delle imprese locali) e il ruolo che potrebbe rivestire nell'integrazione sociale di [[gruppi etnici]] svantaggiati, almeno fintantoché la macchina non acquisisce una solida maggioranza.
 
 
==Note==