Marcello Amero d'Aste Stella: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Leca (Albenga)|Leca]], frazione del comune di [[Albenga]], in [[provincia di Savona]], figlio di Giuseppe Amero e Marina D'Aste, le sue origini provengono da un'antica famiglia di marinai ligure e discendente del Comandante della flotta genovese durante la [[battaglia di Lepanto]], lo zio è [[Alessandro D'Aste]], senatore e ammiraglio del [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Regno di Sardegna]]<ref>http://members.fortunecity.com/fbatt/Origens/origem.html</ref>. Il suo nome completo è ''Marcello Paolo Camillo'' e il suo cognome al momento della nascita è ''Amero'', cambiato per regio decreto in ''Amero d'Aste Stella''<ref>regio decreto 5 ottobre 1881</ref>. La sua famiglia aveva ottime tradizione nella regia marina sarda; non fu per lui difficile entrare nella regia scuola di marina di [[Genova]], dal quale ne uscì [[guardiamarina]] nel [[1871]].
 
A 18 anni, dopo il conseguimento del grado di ''guardiamarina'', partecipò assieme al [[Savoia-Genova|Duca]] di [[Genova]] ad un viaggio di circumnavigazione attorno al mondo, che tornato in [[Italia]], i meriti ricevuti in questo viaggio lo segnalarono fra gli alti ranghi della marina italiana.<ref>http://www.betasom.it/forum/lofiversion/index.php?t25947.html</ref>
 
L'allora viceammiraglio Amero d'Aste prese parte alla [[guerra italo-turca]] nell'ambito della quale comandò la squadra navale che appoggiò gli sbarchi italiani in [[Cirenaica]]. Il [[18 aprile]] [[1912]], quando il Governo italiano decise di estendere la guerra ai possedimenti ottomani dell'[[Egeo]], fu nominato comandante delle operazioni navali in quel teatro geografico, destinato alla seconda squadra navale italiana, della quale ne assunse il comando e decise di scegliere come ammiraglia la nave da battaglia [[Regina Margherita (nave da battaglia)|Regina Margherita]]. Ebbe compiti di appoggio e di difesa al contingente italiano di sbarco, comandato dal generale Ameglio. Alla squadra da lui comandata gli venne affidato il compito di trasportare dalla [[Libia]] a [[Rodi]] il Corpo di spedizione. Inoltre collaborò alla preparazione delle prima impresa dei Dardanelli e fu importante nell'occupazione dell'[[Rodi|Isola di Rodi]]. Diede consiglio al [[Generale]] [[Giovanni Ameglio]] di sbarcare nella rada di Kalitea. La sua decisione portò al minimo le perdite, l'operazione avvenne con rapido successo, difatti il [[4 maggio]] le truppe italiane scesero a terra. Arrivati davanti alla rada in questione, il vece ammiraglio decise di mandare una squadra di ricognizione prima di far scendere le truppe, questa dopo 2 ore di ricognizioni comunicò alla flotta che non era presente nessun nemico, quindi Amero decise di sbarcare le truppe, con alla testa il [[generale]] [[Giovanni Ameglio]].<ref>http://www.rhodian.com/italiani.htm</ref> Il [[5 maggio|5]] occupavano già [[Rodi]]. Nello stesso mese, il [[30 maggio]] [[1912]] il marchese D'Aste Stella riportava a [[Taranto]] la sua squadra.