Muhammad Sharif Pascià: differenze tra le versioni

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Muḥammad Sharīf Pascià, che proveniva da [[Kavala]], nel nord dell'attuale [[Grecia]] (luogo natale di [[mehmet Ali]], ricoprì numerosi incarichi amministrativi sotto [[Sa'id Pascià]] e [[Isma'il Pascià]].Era assai più istruito della media dei suoi colleghi e non a caso aveva sposato una figlia del [[Colonnello]] [[Sulayman Pascià|Sèves]], giunto a suo tempo con [[Napoleone Bonaparte]] in [[Egitto]], convertitosi all'[[Islam]] e protagonista di una splendida carriera militare nella sua nuova patria.
 
Come ministro degli Esteri rese grandi servigi a [[Isma'il Pascià]], che usò l'apparente bonomia di Muḥammad Sharīf Pascià per occultare numerose sue proposte cariche d'insidie. Di carattere tendente all'indolenza, egli possedeva nondimeno un notevole tatto politico e ben poteva apparire l'equivalente egiziano di [[William Lamb, II Viscontevisconte Melbourne|Lord Melbourne]], la cui politica era quella di lasciare ogni cosa a se stessa.
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Sharif's favorite argument against any reform was to appeal to the [[Pyramids]] as an immutable proof of the solidity of Egypt financially and politically. His fatal optimism rendered him largely responsible for the collapse of Egyptian credit which brought about the fall of Ismail.