Comprensione: differenze tra le versioni

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==Compassione==
La comprensione in quest'ultimo significato sentimentale può riferirsi alla [[compassione (filosofia)|compassione]] oggettointesa come fonte della [[morale]]. Così ad esempio nella "morale della compassione" trattata da [[Schopenhauer]]. Poiché «ogni amore puro e sincero è pietà» <ref>''Il mondo come volontà e rappresentazione'' in Perone, Ferretti, Ciancio, Storia del pensiero filosofico, SEI, Torino 1974 pag.138 </ref>, l'uomo provando compassione, nel senso originario del termine, cioè patendo assieme agli altri per il loro dolore, non solo prende coscienza del dolore ma lo sente e lo fa suo. Con la condivisione del dolore, la volontà di vivere sarà, sia pure momentaneamente, sconfitta poiché nella compassione è come se il singolo corpo del singolo uomo si dilatasse nel corpo degli altri uomini. La propria corporeità si assottiglia e la volontà di vivere è meno incisiva. Il dolore unendo gli uomini li accomuna e li conforta.
 
==Ermeneuitica==