Colle Madore: differenze tra le versioni

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==Insediamento e rinvenimenti==
 
Gli scavi hanno riportato alla luce i resti di un insediamento [[Sicani|sicano]] arcaico, risalente all'[[VIII secolo a.C.|VIII]]-[[VII secolo a.C.]]. Intorno alla metà del [[VI secolo a.C.]], grazie alla sua collocazione sulle vie delle valli dei fiumi [[Torto (fiume)|Torto]] e [[Platani (fiume)|Platani]], subì una profonda ellenizzazione. I materiali archeologici testimoniano contatti con le colonie greche [[Himera]] e [[Agrigento]] e con i coevi centri indigeni. A questa fase risale un sacello (550-525 a.C.), che ha restituito un rilievo raffigurante una figura umana seduta sul bordo di una vasca: interpretato inizialmente come [[Eracle]] alla fontana, raffigura [[Minosse]], che morì in una vasca da bagno. In un lavoro di ricerca dello studioso Danilo Caruso viene esibito con prove come il sacello sia identificabile con il ''tempio di Afrodite'' presso il quale si trovava il finto ''sepolcro di [[Minosse]]'', ucciso nella leggenda di cui parla [[Diodoro Siculo]] nella ''Biblioteca storica'' dal re sicano [[Cocalo]]: il mito fu rielaborato da [[Terone]], [[tiranno]] di Agrigento all'inizio del [[V secolo a.C.]] nell'ambito della sua politica d'espansione territoriale a scapito di Himera.
Lo documentano, tra l'altro, una serie di reperti [[Archeologia|archeologici]] (soprattutto una statuetta acefala di divinità femminile che ha in braccio una lepre, un pezzo di scodella con sul fondo riprodotta una [[svastica]] e una lamina decorata da [[protome|protomi]] taurine: tre rappresentazioni esplicitamente collegate ad [[Afrodite]]) e la posizione strategica di Colle Madore (nell'area che domina le vie di comunicazione poste tra [[Tirreno]] a nord e [[Mediterraneo]] a sud). Un bacino liturgico inoltre è da collegare alla centralità dell'acqua, elemento sacrale in questo santuario. In più l'attuale toponimo "Madore", che deriva dal [[Lingua greca|greco]] ''madarόs'' ("bagnato"), è collegato trasversalmente al tema (per via della presenza di falde acquifere nella zona del colle). Dopo la conquista di [[Terone]] intorno al [[483 a.C.]] la titolarità del santuario potrebbe essere passata da [[Afrodite]]-[[Astarte]] a [[Demetra]]. Durante questo periodo il sito subì una prima parziale distruzione. L'insediamento proseguì in forma ridotta fino a essere definitivamente abbandonato intorno alla fine del V secolo, in seguito alla conquista [[cartagine]]se e alla distruzione di Himera e di [[Selinunte]] nel [[409 a.C.|409]]-[[405 a.C.]]