Alberto Mario Banti: differenze tra le versioni

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==Biografia==
Alberto Mario Banti si laurea in lettere presso l'[[università di Pisa]] nel [[1980]]. Dal [[1981]] al [[1984]] segue un corso di perfezionamento in Storia presso la prestigiosa [[Scuola normale superiore di Pisa|Scuola Normale Superiore]] di Pisa, e, successivamente, nel triennio 1985-88, un ulteriore corso di dottorato in Storia e civiltà presso l'[[Istituto Universitario Europeo|istituto universitario europeo]] di [[Firenze -]], dove, nel [[1988]] consegue il dottorato di Ricerca in Storia e Civiltà (con menzione speciale della commissione).
Dal 2001 è professore ordinario di storia dell'età contemporanea presso l'università di Pisa, dove svolge una intensa opera di ricerca storica, collaborando con diversi dipertimenti della facoltà di lettere e filosofia, in particolare con il dipartimento delle discipline dello spettacolo (DISCO).
Dal 1995 ha ricoperto diversi prestigiosi ruoli accademici internazionali, tra cui: nel 1995 è stato professore ospite presso l'università di Girona, in Spagna; nel 1999 è stato Professeur invité presso l'École Normale Supérieure di Parigi.
Inoltre, dal 2004 è membro dell'Advisory board di "European History Quarterly", una delle riviste storiche europee più influenti, sulle cui pagine hanno scritto le firme più illustri della storiografia internazionale; dal 2009 è Direttore (insieme ad Arnold Davidson, Vinzia Fiorino e Carlotta Sorba) della collana «Studi culturali» pubblicata dalla casa editrice ETS, la principale casa editrice pisana.
Per quanto riguarda le sue pubblicazioni in materia di Storia del Risorgimento - del quale egli è stato dal 1992 al 2001 professore all'università di Pisa -, nel settembre del 2006 al suo libro ''L'onore della nazione. Identità sessuali e violenza nel nazionalismo europeo dal XVIII secolo alla Grande Guerra'' (Einaudi, Torino 2005) è stato attribuito l'ambito Premio SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea) per il miglior libro di argomento storico contemporaneistico pubblicato nel 2005.
 
Dal [[1995]] ha ricoperto diversi prestigiosi ruoli accademici internazionali, tra cui: nel 1995 è stato professore ospite presso l'università di Girona, in [[Spagna]]; nel [[1999]] è stato ''Professeur invité'' presso l'[[École Normale Supérieure]] di [[Parigi]]. Dal [[2001]] è professore ordinario di storia dell'età contemporanea presso l'università di Pisa, dove svolge una intensa opera di ricerca storica, collaborando con diversi dipertimenti della facoltà di lettere e filosofia, in particolare con il dipartimento delle discipline dello spettacolo (DISCO).
==Curiosità==
{{curiosità}}
Nel 2010 ha pubblicato un articolo sul quotidiano "Il Manifesto" in cui ha espresso un giudizio fortemente negativo sulla apparizione di Roberto Benigni al Festival di Sanremo di quell'anno, durante la quale il comico, attore e regista toscano ha compiuto una ormai celebre esegesi dell'inno nazionale italiano, '''il Canto degli Italiani''', scritto dal patriota Goffredo Mameli nel 1847. Banti gli rimprovera, in particolare, l'elogio da lui fatto dei valori di quello che nel suo articolo definisce "una sorta di neo-nazionalismo italiano", opposto a quello utopistico della Lega Lombarda di Umberto Bossi - difensore di una presunta regione "padana", contro cui si è scagliato lo stesso presidente della repubblica Giorgio Napolitano nel 2011 -, ma sostanzialmente uguale da un punto di vista valoriale, e che lo storico pisano definisce "pericoloso", sulla sporta dell'uso propagandistico del nazionalismo che ne è stato fatto sin dai primi anni del Novecento.<ref>{{Cita news |lingua=it |autore=Alberto Maria Banti |url=http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/02/articolo/4196/ |titolo=Benigni e «Fratelli d'Italia», dubbi su una lezione di storia |pubblicazione=Il Manifesto |giorno=20 |mese=2 |anno=2011 |accesso=6-12-2011}}</ref> Nonostante questa polemica, nel corso di quella che è stata di fatto una ''lectio magistralis'' sul Risorgimento Italiano, Benigni ha espressamente definito il nazionalismo una "malattia", distinguentolo dal "sano patriottismo" di cui egli è piuttosto un fervente sostenitore.
 
Inoltre, dal [[2004]] è membro dell'''Advisory board'' di "''European History Quarterly"'', una delle riviste storiche europee più influenti, sulle cui pagine hanno scritto le firme più illustri della storiografia internazionale; dal [[2009]] è Direttore (insieme ad [[Arnold Davidson]], Vinzia Fiorino e Carlotta Sorba) della collana «Studi culturali» pubblicata dalla casa editrice [[ETS]], la principale casa editrice pisana.
==Pubblicazioni==
 
Per quanto riguarda le sue pubblicazioni in materia di [[Storia del Risorgimento]] - del quale egli è stato dal 1992 al 2001 professore all'università di Pisa -, nel settembre del [[2006]] al suo libro ''L'onore della nazione. Identità sessuali e violenza nel nazionalismo europeo dal XVIII secolo alla Grande Guerra'' ([[Einaudi]], Torino 2005) è stato attribuito l'ambito Premio SISSCO (Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea) per il miglior libro di argomento storico contemporaneistico pubblicato nel 2005.
* ''Sublime Madre Nostra'', Laterza, 2011
*''Nel nome dell'Italia - testimoni e protagonisti del Risorgimento'', Laterza, 2010
* ''Il risorgimento italiano'', Laterza, 2008
* ''La Nazione del Risorgimento - Parentela, santità ed onore alle origini dell'Italia unita'', Einaudi, 2006
* ''Onore della nazione - Identità sessuale e violenza nel nazionalismo europeo'', Einaudi, 2005
* ''Storia della Borghesia italiana - L'età liberale (1861-1922)'', Donizelli, 1996
 
===CollaborazioniLa diatriba con Benigni===
Nel [[2010]] ha pubblicato un articolo sul quotidiano "''[[Il Manifesto"]]'' in cui ha espresso un giudizio fortemente negativo sulla apparizione di [[Roberto Benigni]] al [[Festival di Sanremo 2010|Festival di Sanremo]] di quell'anno, durante la quale il comico, attore e regista toscano ha compiuto una ormai celebre esegesi dell'inno nazionale italiano, '''il ''[[Canto degli Italiani']]'', scritto dal patriota [[Goffredo Mameli]] nel [[1847]]. Banti gli rimprovera, in particolare, l'elogio da lui fatto dei valori di quello che nel suo articolo definisce "una sorta di neo-nazionalismo italiano", opposto a quello utopistico della [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]] di [[Umberto Bossi -]], difensore di una presunta regione "padana", contro cui si è scagliato lo stesso presidente della repubblica [[Giorgio Napolitano]] nel 2011 -, ma sostanzialmente uguale da un punto di vista valoriale, e che lo storico pisano definisce "pericoloso", sulla sporta dell'uso propagandistico del [[nazionalismo]] che ne è stato fatto sin dai primi anni del Novecento.<ref>{{Cita news |lingua=it |autore=Alberto Maria Banti |url=http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/02/articolo/4196/ |titolo=Benigni e «Fratelli d'Italia», dubbi su una lezione di storia |pubblicazione=Il Manifesto |giorno=20 |mese=2 |anno=2011 |accesso=6-12-2011}}</ref> Nonostante questa polemica, nel corso di quella che è stata di fatto una ''lectio magistralis'' sul Risorgimento Italiano, Benigni ha espressamente definito il nazionalismo una "malattia", distinguentolo dal "sano patriottismo" di cui egli è piuttosto un fervente sostenitore.
 
==Pubblicazioni==
* ''Storia d'Italia. Annali 22. Il Risorgimento'', Einaudi, 2007
*''Terra e denaro. Una borghesia padana dell'Ottocento'', [[Marsilio Editori]], Venezia, 1989.
* ''Storia della Borghesia italiana - L'età liberale (1861-1922)'', Donizelli, 1996.
*''Le immagini della nazione nell'Italia del Risorgimento'', [[Carocci Editore|Carocci]], Roma, 2002 (con Roberto Bizzocchi).
* ''La Nazione del Risorgimento -. Parentela, santità ed onore alle origini dell'Italia unita'', [[Einaudi]], Torino, 20062000.
* ''Il risorgimentoRisorgimento italiano'', [[Laterza]], Bari, 20082004.
* ''OnoreL'onore della nazione -. Identità sessuale e violenza nel nazionalismo europeo'', Einaudi, Torino, 2005.
*''L'età contemporanea. Dalle rivoluzioni settecentesche all'imperialismo'', Laterza, Bari, 2009.
*''L'età contemporanea. Dalla Grande Guerra a oggi'', Laterza, Bari, 2009.
*''Nel nome dell'Italia - testimoni e protagonisti del Risorgimento'', Laterza, Bari, 2010.
*''Le questioni dell'Italia contemporanea'', Laterza, Bari, 2010.
*''Sublime Madre Nostra'', Laterza, Bari, 2011.<ref>[http://www.storia.unipi.it/SitoStoria/homepage_docente/pubblicazioni.jsp Elenco delle pubblicazioni sul sito dell'Università di Pisa - Dipartimento di Storia]</ref>
 
===Collaborazioni===
* ''Storia d'Italia. Annali 22. Il Risorgimento'', Einaudi, Torino, 2007.
 
==Note==