Wikipedia:Pareri su Wikipedia: differenze tra le versioni

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Egregio Arturo, conosco, seppur a grandi linee la normativa sul copyright, ma ciò non toglie che esistano delle contraddizioni intrinseche in questa legge, evidenziate soprattutto con l'avvento di Internet. In passato, era piuttosto scomodo, o addirittura impossibile effettuare copie di un'opera di ingegno (fotocopie costose e duplicazioni di videocassette lunghe e tecnicamente difficili, con perdita progressiva di qualità). In quei tempi, quindi, era normale consentire una copia per uso personale (una VHS di un film trasmesso non creava alcun problema di diritti d'autore). Anche invitare gli amici a vedere un film noleggiato poteva essere tollerato (ma lo spirito della normativa lo vieta? Secondo questa norma, potrei invitare gli amici a vedere un film noleggiato? C'è un limite al numero di amici che possono condividere lo stesso noleggio? E a quali gradi di parentela si può estendere il concetto di visione in famiglia?). Ora, con i PC ed internet, potrei copiare un film trasmesso dalla Rai e condividerlo gratuitamente con 1000 o 100.000 persone: che differenza fa, se queste persone hanno visto il film quando è stato trasmesso oppure quando lo hanno scaricato dal web? Se avessero tutte fatto delle copie per uso personale al momento della trasmissione che cosa sarebbe cambiato? (oggi non occorre neanche più comprare un dvd vergine, e pagare la relativa quota SIAE, per copiare un film trasmesso dalla TV). Cosa diversa, invece è un film ancora in circolazione nelle sale, per la cui visione occorre pagare un biglietto. Condivido infine la proposta di ridurre il periodo di 75 anni dalla morte dell'autore: magari l'autore di una sola canzone di successo fa vivere, con questi diritti, i propri discendenti fino alla terza generazione: quali meriti hanno queste persone per godere di questi benefici? Invece la privativa industriale, che costa moltissimo alle aziende in termini di investimento e ricerche, decade molto prima. Per quanto riguarda il canone Rai, con quei soldi la Rai paga (anche) i diritti d'autore per tutto ciò che trasmette, quindi è come se lo pagassimo noi. Saluti. Luigi
 
:I dubbi espressi da Luigi su cosa consista l"uso personale" mi paiono del tutti giustificati, se debba essere interpretato, il concetto è privo di senso.--[[Speciale:Contributi/88.149.173.40|88.149.173.40]] ([[User talk:88.149.173.40|msg]]) 20:12, 22 gen 2012 (CET)
::Mi fa piacere che nascano dibattiti sull'argomento ma questa non è la pagina più adatta. --[[Utente:Elitre|Elitre ♥ wp10]] 00:44, 23 gen 2012 (CET)
== censura ingiustificata ==
 
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O non riaprirà MAI più?
Grazie a tutti!
:E' spiegato tutto sul sito stesso. Questo spazio non è inteso per questo genere di richieste, comunque. --[[Utente:Elitre|Elitre ♥ wp10]] 00:44, 23 gen 2012 (CET)
 
Stop Online Piracy Act
 
Egregio Arturo, conosco, seppur a grandi linee la normativa sul copyright, ma ciò non toglie che esistano delle contraddizioni intrinseche in questa legge, evidenziate soprattutto con l'avvento di Internet. In passato, era piuttosto scomodo, o addirittura impossibile effettuare copie di un'opera di ingegno (fotocopie costose e duplicazioni di videocassette lunghe e tecnicamente difficili, con perdita progressiva di qualità). In quei tempi, quindi, era normale consentire una copia per uso personale (una VHS di un film trasmesso non creava alcun problema di diritti d'autore). Anche invitare gli amici a vedere un film noleggiato poteva essere tollerato (ma lo spirito della normativa lo vieta? Secondo questa norma, potrei invitare gli amici a vedere un film noleggiato? C'è un limite al numero di amici che possono condividere lo stesso noleggio? E a quali gradi di parentela si può estendere il concetto di visione in famiglia?). Ora, con i PC ed internet, potrei copiare un film trasmesso dalla Rai e condividerlo gratuitamente con 1000 o 100.000 persone: che differenza fa, se queste persone hanno visto il film quando è stato trasmesso oppure quando lo hanno scaricato dal web? Se avessero tutte fatto delle copie per uso personale al momento della trasmissione che cosa sarebbe cambiato? (oggi non occorre neanche più comprare un dvd vergine, e pagare la relativa quota SIAE, per copiare un film trasmesso dalla TV). Cosa diversa, invece è un film ancora in circolazione nelle sale, per la cui visione occorre pagare un biglietto. Condivido infine la proposta di ridurre il periodo di 75 anni dalla morte dell'autore: magari l'autore di una sola canzone di successo fa vivere, con questi diritti, i propri discendenti fino alla terza generazione: quali meriti hanno queste persone per godere di questi benefici? Invece la privativa industriale, che costa moltissimo alle aziende in termini di investimento e ricerche, decade molto prima. Per quanto riguarda il canone Rai, con quei soldi la Rai paga (anche) i diritti d'autore per tutto ciò che trasmette, quindi è come se lo pagassimo noi. Saluti. Luigi
 
:I dubbi espressi da Luigi su cosa consista l"uso personale" mi paiono del tutti giustificati, se debba essere interpretato, il concetto è privo di senso.--[[Speciale:Contributi/88.149.173.40|88.149.173.40]] ([[User talk:88.149.173.40|msg]]) 20:12, 22 gen 2012 (CET)