Mental accounting: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m ortografia
m ortografia
Riga 19:
L'idea di un sistema di conti per le spese tuttavia non è sorprendente, in quanto molte famiglie adottano apertamente un sistema di questo tipo. Vari studi hanno evidenziato come le persone tendano effettivamente a compiere le proprie scelte di [[consumo]] con un sistema psicologico di questo tipo, che serve evidentemente a non spendere "troppo" per nessuna categoria di consumo.
 
Basandosi su queste osservazioni, Thaler ([[1985]]) propone una modifica al modello microeconomico di comportamento del consumatore, che prevede la massimizzazione dell'utilità rispetto ad un [[vincolo di bilancio]]. Nel modello basato sul ''mental accounting'' la massimizzazione avviene rispetto a numerosi vincoli di budget, ciasunociascuno associato ad una differente tipologia di consumi: i risultati in termini di scelta ottima possono essere assai diversi, soprattutto se alcuni budget sono tenuti particolarmente bassi per ragioni di autocontrollo.
 
Esistono, secondo la teoria, sistemi di conti mentali anche per il [[reddito]] e la [[ricchezza]]. Il reddito si presta ad essere contabilizzato in base alle fonti: la provenienza del denaro in questo caso fa la differenza, e la stessa somma viene percepita in modo difforme se ottenuta in modo occasionale (es. vinta al [[lotto]]) o meno (es. aumento di [[stipendio]]). Si suppone, e vari esperimenti sembrano confermarlo, che la "serietà" della fonte influisca sulla propensione a spendere il denaro e sul tipo di acquisti effettuati: mentre una somma di denaro ritrovata inaspettatamente nella tasca di un vecchio cappotto si presta ad essere spesa prontamente e in modo "frivolo", lo stesso non si può dire della stessa somma ottenuta da un aumento di valore dei propri [[fondo pensione|fondi pensione]], che si presta a non essere spesa affatto.