La seconda guerra civile americana: differenze tra le versioni

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Le truppe dell'Idaho e degli Stati Uniti che si posizionano lungo i due lati del confine sono comandate da due anziani ufficiali (un colonnello e un generale, rispettivamente) che soffrono di una forte rivalità personale, risalente all'invasione del [[Kuwait]] durante la [[Prima Guerra del Golfo]].
 
Sia il Presidente che il governatore dell'Idaho non sembrano rendersi pienamente conto che la situazione sta sfuggendo loro di mano. Il governatore dell'Idaho, in particolare, è assorbito dalla sua tormentata storia d'amore con Christina, una giornalista della NN di origine messicana, indispettita per la chiusura delle frontiere agli immigrati e per la mancata promessa del governatore di non avere lasciatolasciare la moglie, relegandola al ruolo di amante. Christina vorrebbe abbandonare l'Idaho e il governatore, andando a commentare la costante immigrazione di messicani alla frontiera meridionale del paese, ma il direttore della NN la costringe a rimanere dove si trova, alimentando ulteriormente i patemi d'amore del governatore.
 
Mentre nuove truppe affluiscono al confine e l'Idaho inizia ad addestrare una milizia civile, anche gli altri Stati dell'Unione iniziano ad essere influenzati dalla crisi, e incidenti scoppiano un po' ovunque. La [[California]] offre il proprio appoggio al Presidente, salvo poi trovarsi invischiata in una serie di disordini tra la comunità ispanica (favorevole all'apertura delle frontiere) e quella afroamericana (contraria). Anche l'Alabama garantisce appoggio al presidente, dietro la concessione di 1000 ettari di terreno federale per la costruzione di templi indù. La comunità ispanica del Texas distrugge i resti di [[Alamo|Forte Alamo]], proclamando la totale apertura delle frontiere con il Messico.