Primus inter pares: differenze tra le versioni

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==Storia==
Quest'espressione è nata nel [[338 a.C.]], quando alla morte di [[Filippo II di Macedonia]] salì al trono [[Alessandro Magno]]. [[Omero]] stesso fornisce il primo esempio in assoluto di ''primus inter pares'' nell'[[Iliade]]: [[Agamennone]] è alla guida dei principi achei per diritto divino ed in virtù di ciò è insignito del ruolo di Comandante in Capo. La [[Repubblica di Venezia]], durata circa 12 secoli, ha attuato il sistema consiliare nel governo centrale, organo nel quale il [[Doge]] era ''primus inter pares'' . Il Governo, chiamato “Signoria”, era composto dal doge e dai delegati delle Assemblee (che venivano sostituiti dopo 3 o 6 mesi) oltre che ai delegati di varie commissioni e di parte della magistratura per un totale di 6 membri o 12 se in “Pien Collegio”. Il Governo decideva consiliarmente, seppure una speciale posizione del Doge derivava dal fatto che egli era ance capo dello Stato (nominato dai nobili ma approvato dal popolo in piazza) ma anche al vertice delle 2 camere principali, il “Maggior Consiglio” e il Senato.
Tale sistema fu praticato fino al [[1797]], quando la Repubblica stava per attuare una grande riforma costituzionale in senso più democratico, ma il sistema fu abbattuto dalla conquista militare da parte di [[Napoleone I|Napoleone]].