Raffaele Carrieri: differenze tra le versioni

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A quattordici anni abbandonò la città natale e viaggiò in [[Albania]], [[Montenegro]] e altri paesi balcanici, vivendo di lavori occasionali. Ancora giovanissimo partecipò all'impresa di Fiume organizzata da [[Gabriele D'Annunzio]], durante la quale rimase ferito. Trascorse la convalescenza a Taranto, per poi imbarcarsi come marinaio su bastimenti mercantili, il che gli diede occasione di conoscere numerosi porti del Mediterraneo, europei e nord-africani .

Tornato in Italia fu per due anni gabelliere a [[Palermo]]. Da questa esperienza prenderà vita la sua raccolta poetica di esordio (Il lamento del Gabelliere), che verrà pubblicata a Milano nel [[1945]].
Nel [[1923]] si stabilisce a [[Parigi]] dove riesce ad entrare in contatto con importanti intellettuali d'avanguardia. Nel [[1930]], forte delle conoscenze accumulate in Francia, si stabilisce a [[Milano]] e comincia a lavorare come critico d'arte per numerose testate giornalistiche, tra le quali "''[[Il Corriere della Sera"]]''.
Sarà questa un'attività che lo vedrà impegnato per tutta la vita. Carrieri pubblicherà anche numerose monografie di successo dedicate a grandi artisti contemporanei: Modigliani, Picasso, Cendrars, Campigli, Guttuso, Cantatore... Ad essa, nel dopo guerra, affiancherà quella di poeta, pubblicando una serie di raccolte di versi che gli varranno il generale apprezzamento della critica e numerosi riconoscimenti; tra gli altri, nel 1953, il [[premio Viareggio]] per il volume "Il trovatore" (Mondadori).
Si spense nel 1984 a [[Pietrasanta]] (LU), dove si era ritirato da alcuni anni.
 
== Opere poetiche ==