Fabrizio del Carretto: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Fabrizio del Carretto nacque a [[Finale Ligure]] nel [[1455]], terzogenito dei quattro figliquartogenito di [[Galeotto delGiovannidel Carretto]], Marchese di Finale e delladi riviera occidentale diValentina GenovaAdorno.
 
Aggregato ancora giovane all'Ordine dei cavalieri gerosolimitani di San Giovanni Battista, trascorse alcuni anni a Rodi e nel 1491, rientrato in Italia, ottenne da papa Innocenzo VIII la commenda di Santa Maria del Tempio o di Santa Croce a Milano, una delle più ricche dello Stato sforzesco.
Aggregato ancora giovane all'Ordine di Malta, sappiamo che prima del [[1480]] era già uno dei principali Commendatori della [[Venerande Lingue del Sacro Militare Ordine di Malta|Lingua d'Italia]], distintosi per ampie donazioni e generosità personali nell'opera dell'Ordine.
 
Abile organizzatore, fu più volte incaricato dall'Ordine di allestire a Genova galee e navi per essere impiegate nella difesa di Rodi e nel 1500 fu nominato capitano delle galee. Dal 1502 si stabilì però a Roma, perchè il Gran Maestro lo fece suo procuratore generale presso la Santa Sede. Divenuto balì di Sant'Eufemia nel 1505, papa Giulio II gli affidò delicati incarichi e nel 1509 divenne Ammiraglio dell'Ordine e, di conseguenza, Piliere o capo della Lingua d'Italia. Rientrato a Rodi, dove aveva condotto due navi per servizio dell'Ordine, fu qui raggiunto dalla notizia della morte del Gran Maestro Guy de Blanchefort avvenuta presso l'isola di Zante il 24 novembre 1512. Essendo il più alto dignitario in grado, il 13 dicembre fu quindi eletto Gran Maestro al suo posto.
All'epoca del regno del Gran Maestro [[Pierre d'Aubusson]], egli si preoccupò quale suo uomo di fiducia di fortificare l'Isola di Malta per combattere possibili sbarchi da parte dei Turchi che imperversavano nel Mediterraneo, riuscendo anche nell'intento politico di firmare delle tregue col re di Tunisi ed il sultano d'Egitto, i quali sebbene musulmani, volevano guadagnare una propria indipendenza dal sultano turco.
 
Nei sette anni di governo dedicò tutte le sue forze a rafforzare le difese della città di Rodi e delle altre isole del Dodecaneso, provvedendo le fortezze di abbondanti viveri ed artiglieri. Morì a Rodi, dopo breve malattia, il [[10 gennaio]] [[1521]].
Egli divenne successivamente comandante della Torre di San Nicola e durante l'[[Assedio di Rodi]], venne nominato Supremo Ammiraglio dell'Ordine col comando assoluto della flotta. Papa [[Giulio II]] lo nominò quindi su ambasciatore in [[Francia]] e durante il proprio soggiorno romano strinse anche una valevole amicizia col cardinale [[Leone X|Giovanni de' Medici]], poi pontefice.
 
Il [[15 dicembre]] [[1513]] Fabrizio del Carretto, dopo la morte del suo predecessore, venne eletto alla carica di Gran Maestro dell'Ordine di Malta. Uno dei suoi primi atti fu quello di stabilire che per tre anni l'Ordine avrebbe prelevato un terzo dei proventi di ogni sua commenda per il bene dello stato dei cavalieri, il quale vessava in grandi difficoltà finanziarie a causa della guerra.
 
Morì a [[La Valletta]] il [[10 gennaio]] [[1521]] dopo una breve malattia.
 
==Onorificenze==