Artaxias III d'Armenia: differenze tra le versioni

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Polemone era un sovrano molto fedele all'[[Impero romano]], e quando [[Gaio Giulio Cesare Claudiano Germanico|Germanico]], inviato da [[Tiberio Claudio Nerone|Tiberio]] come [[console (storia romana)|console]] nel [[17]], ricevette dall'[[imperatore]] l'''[[imperium maius]]'' su tutti i regni e le [[provincia romana|province]] dell'[[Asia (provincia romana)|Asia]], la sua prima preoccupazione fu di trovare una soluzione all'annoso problema del regno di [[Armenia]] e delle ingerenze sul suo equilibrio interno per conto dei [[Parti]].
 
La possibilità di insediare sul trono d'Armenia il figlio di uno dei sovrani più fedeli di Roma sembrò una soluzione perfetta, che avrebbe potuto garantire la presenza di una dinastia affidabile in uno dei protettorati più strategicamente importanti per l'Impero. A differenza del suo predecessore, [[Vonone I]], che si trovava in esilio ad [[Antiochia di Siria|Antiochia]] in [[Siria]], presso Silano Cretico (parente dello stesso Germanico), Zenone di Ponto era un giovane cresciuto secondo le maniere orientali. Il suo celebrato amore per la caccia e per le libagioni lo resero popolare in Armenia ancora prima della sua incoronazione.
Forse anche per questo motivo la richiesta di eleggere Zeonoe a sovrano d'Armenia venne dalla stessa popolazione armena.