Svipdagr: differenze tra le versioni

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Nella [[mitologia norrena]], il giovane '''''Svipdagr''''' (in [[antico norreno]] ''giovane veloce'')<ref>Praticamente tutti i nomi del carme sono appellativi, soprannomi dal significato simbolico concorrenti a definire anch'essi una possibile chiave di lettura del testo.</ref> è il protagonista dello [[Svipdagsmál]] (in norreno ''Il lamento di Svipdagr''), un poema simbolico facente parte di alcune edizioni dell'[[Edda poetica]], non presente nel [[Codex Regius]] del [[XIII secolo]], ma in manoscritti tardi risalenti al [[XVII secolo]].
 
Da un approfondito confronto con il poema [[Skírnismál]], l'importante letterato [[svezia|svedese]] [[Viktor Rydberg]] sostenne alla fine dell'[[XIX secolo|800]] la tesi, divenuta popolare, che ''Svipdagr'' e ''[[Skírnir]]'', protagonista del poema Skírnismál, eranofossero due varianti di uno stesso personaggio.
I personaggi di ''Svipdagr'' e ''Menglöð'' (la coprotagonista del poema) rappresentano, per Brian Branston, in accordo con le chiavi interpretative del mito formulate da [[Joseph Campbell]], un [[archetipo]] del passaggio dall'adolescenza all'età adulta e del primo rapporto sessuale.