Abbazia della Santissima Trinità di Spineta: differenze tra le versioni
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{{Edificio religioso
|Nome = Abbazia della Santissima Trinità
|Immagine = Sarteano abbazia di Spineta.jpg
|Larghezza =
|Didascalia = Le absidi romaniche dell'abbazia
|SiglaStato =ITA
|Regione = [[Toscana]]
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|Sito =
}}
L''''abbazia e chiesa della Santissima Trinità di
== Storia ==
Fondata nel [[1085]] da Willa, vedova del conte Pepone
Successivamente il conte Manente, discendente di Willa, nelle vicinanze della fondazione ottenne a livello il terreno di Poggio Moiane «
Sul fiire del [[XV secolo]] iniziò il periodo della sua decadenza. L'Abbazia fu oggetto di numerose commende e nel [[1627]] passò ai [[Cistercensi]] che vi rimasero fino al [[1784]], anno della sua soppressione deliberata dal [[Granduca Leopoldo II]]. La fondazione già separata dal potere ecclesiastico fu amministrata dallo [[Spedale degli Innocenti]] che trasformò la sua struttura originaria in fattoria agricola<ref>Marrochi, p. 54.</ref>. Nel [[1831]] iniziarono successivi passaggi a soggetti privati.
Negli anni recenti le strutture edilizie del complesso abbaziale hanno subito un accurato restauro ed oggi vengono utilizzate per importanti incontri culturali e cerimonie religiose.
▲Successivamente il conte Manente, discendente di Willa, nelle vicinanze della fondazione ottenne a livello il terreno di Poggio Moiane « per edificarvi torri e case »;<ref> F. Liverani, ''Ibidem'', p. 283.</ref> nel [[XIV secolo]] il centro fortificato di Poggio delle Moiane divenne libero comune.<ref> M. Marrocchi, ''Sarteano'', Ed. Pieraldo, Roma 1996, p. 53.</ref> Durante il [[ Medioevo]] l' Abbazia di Spineto fu importante centro religioso per i fedeli residenti nella [[Val d'Orcia]] e nella confinante [[ Val di Chiana]].Nelle sue strutture ospitalizie l' Abbazia accolse i viandanti che dalla vicina [[Via Francigena]] transitarono in direzione di Roma per recarsi in pellegrinaggio presso la tomba di [[ San Pietro]]. Sul fiire del [[XV secolo]] iniziò il periodo della sua decadenza. L' Abbazia fu oggetto di numerose commende e nel [[1627]] passò ai [[Cistercensi]] che vi rimasero fino alla soppressione del [[1784]], anno della sua soppressione deliberata dal [[Granduca Leopoldo II]].La fondazione già separata dal potere ecclesiastico fu amministrata dallo [[Spedale degli Innocenti]] che trasformò la sua struttura originaria in fattoria agricola.<ref> M. Marrochi, ''Ibidem'' p. 54.</ref>Nel [[1831]] iniziarono successivi passaggi a soggetti privati.
== Architettura ==
La chiesa [[romanico|romanica]] ha il tipico impianto vallombrosano: una navata con tetto in vista, ampio transetto con bracci coperti da volte a crociera e tre absidi inserite nella parete terminale sovrastate da eleganti lunette. All'incrocio tra navata e transetto è inserita una cupoletta, protetta esternamente da un tiburio quadrilatero. Il campanile a vela in mattoni, più recente, sovrasta la campata romanica.
La facciata, con un portale settecentesco, è rivestita in filaretto di calcare chiaro. Unici elementi decorativi sono una figura di quadrupede scolpita entro una lunetta del transetto e due animali a debole rilievo, scolpiti nella facciata. All'interno, la tela con la == Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Francesco Liverani, ''Il Ducato e le antichità longobarde e saliche di Chiusi'',
* Mario Marrocchi, ''Sarteano''
{{portale|architettura|cattolicesimo|Toscana}}
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