Carlo Guzzi: differenze tra le versioni

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In famiglia era chiamato ''Taj'', soprannome che lo accompagnò per tutta la via. Passò buona parte della sua gioventù nell’officina del suo mentore, il meccanico di motori [[Giorgio Ripamonti]], dove apprese i primi rudimenti della meccanica e si appassionò alle due ruote.
 
Nel [[1914]] Carlo Guzzi venne chiamato in [[Aviazione]]Marina presso la Stazione idrovolanti di S. Andrea a Venezia come meccanico di aeroplaniidrovolanti.
Qui conobbe [[Giovanni Ravelli]] e [[Giorgio Parodi]], piloti di aereo, diventando loro grande amico.
Durante quegli anni cominciò a covare dentro di lui la voglia di costruire una sua [[motocicletta]]. I suoi due amici, entusiasti piloti non solo di aerei ma anche di moto, contribuirono ad alimentare questa voglia. Subito dopo la fine della [[prima guerra mondiale]] però Giovanni Ravelli scomparve in un fatale incidente aereo. Alla sua memoria si dovrà l’introduzione dell’Aquila ad ali spiegate, simbolo dell’[[Aeronauticadell’Aviazione Militare]]Navale, nel logo [[Moto Guzzi]].
 
Il padre di Giorgio, [[Emanuele Vittorio Parodi]], un conosciuto armatore di [[Genova]], si rese disponibile a prestare ai due amici il denaro necessario alla costituzione della “Società Anonima Moto Guzzi”, fondazione avvenuta il 15 marzo [[1921]] con sede produttiva a [[Mandello del Lario]], in provincia di [[Lecco]].