Battaglia del Cer: differenze tra le versioni

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=== La spinta austriaca ===
Durante le fasi iniziali della guerra, il ''Gruppo Balcanico'' dell'esercito austro-ungarico, sotto il comando del generale Potiorek, si era spinto nel nord-ovest della [[Serbia]], fin oltre i fiumi [[Sava (fiume)|Sava]] e [[Drina]], conquistando anche la città di [[Šabac]]. Grazie a tale avanzamento delle teste di ponte, al [[12 agosto]] molte unità della 2a e della 5a Armata erano già entrate in Serbia. La 6a Armata, diretta personalmente da Potiorek, si stava concentrando a sud e non si trovava nella giusta posizione per poter lanciare un attacco su larga scala, cosicché toccò alla 5a, comandata dal generale [[Liborius Ritter von Frank]], nei giorni che seguirono, condurre il grosso delle operazioni offensive contro le forze serbe.
Seguendo il piano di Potiorek, l'Armata avrebbe dovuto attaccare in direzione della città di [[Valjevo]] subito dopo essere entrati in territorio serbo e conquistarla entro cinque giorni.
 
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I rapporti che segnalavano l'incursione austriaca raggiunsero il Comando serbo lo stesso giorno d'inizio dell'attacco austriaco (il 12). Nonostante fosse evidente che il nemico avesse intrapreso una grossa operazione, il [[voivoda]] [[Radomir Putnik]], comandante dell'esercito serbo, continuava a credere che il grosso delle truppe austo-ungariche sarebbe arrivato da nord, concentrando l'attacco nella valle della [[Morava occidentale|Morava]]. Ci volle un po' di tempo affinché il suo assistente, il generale [[Živojin Mišić]], e il Capo delle Operazioni, il colonnello Živko Pavlović, lo convincessero a controbattere con una forte reazione all'attacco austriaco.
 
Alla pressione che stavano esercitando le armate di [[Austria-Ungheria]] si aggiunse quella degli Alleati, che nel frattempo si trovavano in difficoltà negli scontri nel nord-ovest dell'Europa: essi, infatti, chiedevano alla Serbia di assumere un atteggiamento più offensivo nei confronti degli [[Imperi Centrali]]. Il Comando serbo, di risposta, affermò che le loro unità erano già impegnate nel contrattacco verso le teste di ponte austriache. La 2a Armata serba, comandata dal generale [[Stepa Stepanović]], avanzò in direzione del monte [[Cer]], la divisione ''Šumadija'' si diresse verso [[Šabac]], mentre la Divisione di Cavalleria si mosse verso la [[Mačva]]. Sul fianco sinistro, invece, la 3a Armata, sotto il comando del generale [[Pavle Jurišić Šturm]], entrò nel vivo della battaglia lanciando una massiccia offensiva, cozzando con il grosso delle forze nemiche.
 
La 2a Armata era dunque, a causa della sua posizione, nel centro della formazione dell'ala nordoccidentale delle truppe serbe, la più forte delle tre armate che si trovavano in zona, non tanto in termini quantitativi ma qualitativi: l'armata numericamente più grande era, infatti, la 1a, a cui era stato affidato l'incarico di proteggere l'entrata alla valle della [[Morava occidentale|Morava]], che era la via migliore per entrare nel cuore del territorio serbo, poiché non vi erano, a protezione, difese naturali come nelle regioni montuose a nord-est e nord-ovest.
La 2a Armata era, infatti, costituita da giovani di venti anni o poco più, i primi ad aver risposto alla chiamata alle armi. Essi avevano ricevuto il miglior addestramento possibile ed erano equipaggiati in maniera migliore rispetto agli altri soldati serbi. L'Armata era suddivisa in quattro divisioni: la ''Šumadijska'', la ''Moravska'', la ''Dunavska'' e una divisione ''Kombinovana'' (trad. “combinata”). La Dunavska era, inoltre, la divisione responsabile della difesa di [[Belgrado]], la capitale serba: per tale motivo ad essa erano stati aggiunti alcuni reggimenti.
 
La disposizione dell'Armata era stata pensata dal voivoda [[Radomir Putnik|Putnik]] per permettere alle divisioni della 2a Armata di essere unite a quelle della 1a o della 3a Armata. La 2a, infatti, si trovava in una posizione centrale ed era necessario mantenere una certa flessibilità per poterla eventualmente spostare nel caso si presentassero degli sviluppi che necessitavano tatticamente di questa manovra. Dopo che, però, divenne chiara la direttrice d'attacco nemica, le tre Armate si raggrupparono e la 2a si trovò così a dover fronteggiare la 5a Armata di Von Frank, l'unica che era già riuscita ad entrare in territorio serbo con tutto l'organico. I luoghi dello scontro sarebbero stati il monte [[Cer (montagna)|Cer]] e la valle del fiume [[Jadar]].
 
=== Lo scontro sul Cer ===