Pretore (storia romana): differenze tra le versioni
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I due pretori determinavano per sorteggio quali funzioni dovessero rispettivamente esercitare. Se uno dei due era alla guida dell'esercito, l'altro esercitava le funzioni di entrambi all'interno della città. A volte l'''imperium'' di un pretore veniva prolungato per un secondo anno. Quando i territori dello stato si estesero oltre i confini dell'[[Italia]], vennero creati nuovi pretori. Perciò due pretori vennero creati nel [[227 a.C.]], per l'amministrazione di [[Sicilia]] e [[Sardegna]], e altri due vennero aggiunti con la formazione delle due province spagnole nel [[197 a.C.]] Quando c'erano sei pretori, due restavano in città, e gli altri quattro erano inviati fuori. Il Senato determinava le loro province, che venivano distribuite per sorteggio.<br />
Dopo la perdita delle funzioni giudiziarie nella città, un pretore spesso aveva l'amministrazione di una provincia con il titolo di ''Propretore'', e talvolta con il titolo di ''Proconsole''. [[Silla]] portò il numero di pretori a otto, che [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]] innalzò successivamente a dieci, dodici, quattordici e sedici.
== Altre funzioni ==
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