Raggi cosmici: differenze tra le versioni

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→‎Caratteristiche dei raggi cosmici secondari: corretta la stima del flusso e altre piccolezze
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Il [[flusso]] medio delle particelle che compongono la radiazione, vale a dire il numero di particelle che nell'unità di [[tempo]], nell'unità di [[angolo solido]] e nell'unità di [[superficie]] raggiungono il [[livello del mare]], è stimato
 
:<math>10000100 \times \frac {particelle}{(metro)m^2 \cdot, secondos} \approx 0.01 \frac{particelle}{cm^2 \cdot, sterads}</math>
 
I raggi cosmici hanno una distribuzione angolare rispetto alla normale alla superficie della Terra descrivibile dalla [[funzione (matematica)|funzione]]:
 
:<math> f( \theta ) = k\frac{4}{\pi} \cdot cos^2 \theta \, , \quad \theta \in \Bigl[0,\frac{\pi}{2}\Bigr]</math>
 
Naturalmente la distribuzione nell'angolo azimutale è uniforme: <math>f(\phi)=(2 \pi)^{-1}</math>.
Le particelle che compongono la radiazione sono molto energetiche. Si stima che il flusso medio a livello del mare abbia un'energia media di 3 [[elettronvolt|GeV]].
 
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}}</ref>, e in particolare è stata riconosciuta come sorgente la galassia Centaurus A. Sembra quindi provato che l’origine dei raggi cosmici di altissima energia sia legata ai collassi gravitazionali in prossimità dei buchi neri supermassicci (con masse superiori anche a un miliardo di masse solari).
 
L’astronomia con i raggi cosmici carichi è comunque difficile, perché anche con strumenti grandissimi come Auger il numero di eventi raccolti è piccolo (qualche decina all’anno), e non è possibile “puntare” oggetti esterni al supergruppo locale di galassie intorno alla Via Lattea.
 
== Note ==