Alleanza Nazionale - Patto Segni: differenze tra le versioni
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'''L'Elefantino''' è il nome della coalizione<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/111787 [112350] - Europee: presentazione del simbolo con cui Alleanza Nazionale e Patto Segni affronteranno insieme le elezioni del Parlamento Europeo | RadioRadicale.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> promossa in occasione delle [[Elezioni europee del 1999 (Italia)|elezioni europee]] da [[Alleanza Nazionale]], partito di orientamento [[conservatorismo liberale|liberalconservatore]], e dal [[Patto Segni]], movimento [[liberalismo|liberaldemocratico]] guidato da [[Mariotto Segni]]. L'alleanza si presentò con un unico simbolo, un tondo con i nomi di An e PS più il simbolo di un elefantino, esplicito richiamo al [[Partito Repubblicano (Stati Uniti)|Partito Repubblicano americano]]. Sia Fini che Segni, infatti, avevano intenzione di promuovere la nascita di un partito conservatore di massa sul modello del ''Grand Old Party''.
==Storia==
In una stagione caratterizzata ormai da un'aperta competizione con [[Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]] decise di sperimentare un nuovo progetto elettorale, per allargare l'area del centro-destra e ottenere un definitivo sdoganamento dall'accusa di [[neofascismo]]. Per farlo AN presenta una lista unitaria insieme al [[Patto Segni]], movimento politico di Mario Segni (già alleato nella lotta in favore del bipolarismo), derivato della ex [[Democrazia Cristiana]]. L'alleanza si apre anche all'apporto di candidati moderati di diversa estrazione, specialmente quella [[liberalismo|liberale]]. Vengono infatti candidati [[Marco Taradash]], proveniente dal [[Partito Radicale (Italia)|Partito Radicale]], e lo stesso Segni, [[cattolicesimo democratico|democristiano]] che dopo [[Tangentopoli]] aveva scelto di lavorare alla costruzione di un partito [[liberalismo|liberale]]. [[Vittorio Feltri]] ha poi confessato di aver ricevuto una proposta di candidatura da Fini in persona, proposta che ha però rifiutato.<ref>[http://rassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search¤tArticle=P5FBS Rassegna Stampa<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
L'alleanza, però, racimola un insuccesso<ref>http://elezionistorico.interno.it/liste.php?tp=E&dt=13/06/1999&cta=Y&tpEnte=A&tpSeg=C&numEnte=0&sut1=&sut2=&sut3=&descEnte=&descArea=ITALIA%20+%20ESTERO&codTipoSegLeader=</ref>, facendo cadere la forza elettorale complessiva al 10,3% (appena 3 milioni di voti) ed eleggendo soltanto 9 parlamentari europei (di cui 8 AN e solo [[Mariotto Segni]] del Patto). Dopo la sconfitta [[Gianfranco Fini]] dà le dimissioni dalla guida di An (salvo poi ritirarle), mentre Segni (pur scegliendo di entrare nella [[Casa delle Libertà]]) promuoverà il [[Patto dei Liberaldemocratici]].
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L'iniziativa era stata sostenuta anche dall'area [[laicità|laica]] e [[liberalismo|liberale]] del [[Polo della Libertà]], rappresentata da [[Arturo Diaconale]], [[Peppino Calderisi]], [[Luca Barbareschi]], [[Giovanni Negri]] e altri, che speravano in un l'allargamento in senso liberale di An, che potesse rappresentare una ricchezza per l'alleanza di [[Centro destra]]. Dopo l'insuccesso, infatti, daranno vita al [[Polo Laico]], effimero movimento di natura [[Libertarianismo|libertaria]], [[laicità|laica]] e [[radicalismo|radicale]].
Fini e Segni, da allora, non hanno più promosso attività politiche insieme, fino al 2009, quando il Presidente della Camera annuncia il proprio sostegno al referendum elettorale promosso da Segni e [[Giovanni Guzzetta]].<ref>[http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/politica/referendum-elettorale-1/promotori-referendum/promotori-referendum.html Referendum, retromarcia di Berlusconi Fini: "Io voto, spero anche gli italiani" - Politica - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
==Note==
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