Chrysler Sunbeam: differenze tra le versioni
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== Storia ==
A metà [[anni 1970|anni settanta]], la [[Chrysler]] aveva la forte necessità di un'utilitaria dal [[design]] più moderno che andasse a prendere il posto della poco fortunata [[Hillman Imp]] nella gamma e contribuisse, con grandi volumi di vendita, a risollevare la divisione europea della [[case automobilistiche|Casa]] [[Stati Uniti d'America|americana]] dalla situazione di crisi economica in cui versava.
Per ridurre i costi di produzione si decise di sfruttare la componentistica già esistente. Come base venne presa la [[Hillman Avenger]], nata sette anni prima. Da qui l'anomala (per un'utilitaria) impostazione tecnica, con [[trazione posteriore]] e [[sospensione (meccanica)
Dal punto di vista estetico la vettura si presentava come una [[hatchback]] a 2 porte, dalle linee piuttosto squadrate che anticipavano in pieno l'impostazione stilistica della successiva [[Chrysler Horizon|Horizon]].
Per il nuovo modello, lanciato nel 1977, venne scelto il nome di ''Sunbeam'' (degradato quindi da [[marchio]] a modello.
La Sunbeam, equipaggiata con un 4 [[motore in linea|cilindri in linea]] con [[albero a camme]] in testa di 928[[centimetro cubo|cc]] (evoluzione di quello della Imp) da 45[[cavallo vapore|cv]] o, in alternativa, con un 4 cilindri con albero a camme laterale di
Entrambe le motorizzazioni erano alimentate da 1 [[carburatore]] singolo Zenith.
Nonostante alcune critiche, dovute principalmente alla scarsa abitabilità posteriore, alla maneggevolezza non esaltante (il telaio non era modernissimo) e all'affidabilità (veniva assemblata nel turbolento stabilimento di Linwood), la Sunbeam finì con il riscuotere un discreto successo. Un suo punto debole era costituito dalla scarsa capacità del [[bagagliaio]], penalizzato appunto dalla disposizione degli organi meccanici. L'accesso, invece che dal classico portellone, era fornito da un [[lunotto]] apribile; le dimensioni di quest'ultimo erano perciò tanto elevate da risultare sproporzionate in rapporto alla carrozzeria.
Nel [[1979]] la gamma si arricchì delle versioni ''1.6 GLS'' e [[Chrysler Sunbeam Ti|1.6 Ti]], entrambe spinte da un 4 cilindri con albero a camme laterale di
La ''Ti'', caratterizzata esternamente da uno ampio [[spoiler (automobilismo)|spoiler]], da un [[alettone (automobilismo)|alettone]] in [[Gomma (materiale)|gomma]] nera alla base del portellone posteriore, dai cerchi sportivi e da un'ampia fascia adesiva nera alla base delle fiancate, si poneva in diretta concorrenza con le prime [[Volkswagen Golf|Golf GTI]], rispetto alle quali vantava un prezzo di listino molto più concorrenziale.
Nello stesso anno venne lanciata la ''Sunbeam Lotus'', equipaggiata dal 4 cilindri bicarburatore 16 [[Valvola a fungo|valvole]] [[Lotus Cars|Lotus]] di
La ''Sunbeam Lotus'' vinse nel [[1981]] il [[Campionato Mondiale Rally]] grazie ad [[Henri Toivonen]] e Guy Frequelin.
Con questo risultato la Sunbeam si congedò dal mercato alla fine del 1981, rimpiazzata dalla [[Talbot Samba]], dopo circa 200
== Voci correlate ==
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