Emiliano (imperatore): differenze tra le versioni
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Divenne governatore o comandante militare della [[Mesia Inferiore]] nel [[252]]. La situazione dell'area era segnata dalla pace con i [[Goti]] conseguente alla sconfitta e morte dell'imperatore [[Decio]] nella [[battaglia di Abrittus]] ([[251]]): il suo successore [[Treboniano Gallo]] aveva accettato una pace che imponeva ai Romani il pagamento di un tributo annuale ai Goti. È noto che nel [[253]] Emiliano portò le proprie truppe alla vittoria contro i Goti: secondo le fonti potrebbe essere stato un attacco di sua iniziativa, per difendere le città della regione dalle incursioni dei barbari,<ref>Zosimo, ''Storia Nuova'', I, 28.1-2.</ref> o la conseguenza del rifiuto di pagare il tributo ai Goti.<ref name=zonara1221 />
Per quest'impresa i suoi soldati lo acclamarono imperatore (luglio 253),<ref name="AurelioVittore31.1">[[Aurelio Vittore]], ''De Caesaribus'', XXXI, 1.</ref> in opposizione a Treboniano, che non era stato in grado di opporsi né ai Goti, né ai [[Sasanidi]] in Oriente, né alla tremenda peste che stava colpendo Roma. Emiliano decise di dirigersi sull'[[Italia]] e affrontare con le truppe a disposizione Treboniano, prima che [[Valeriano|Publio Licinio Valeriano]], governatore della [[Rezia]], giungesse a rafforzare l'esercito dell'imperatore con le truppe [[reno|renane]]. Penetrò allora in Italia, cosa che indusse il [[Senato romano]], dietro richiesta di Gallo, a dichiarare Emiliano ''hostis'', nemico dello Stato.<ref name=varner>Varner.</ref> Nello scontro avvenuto nei pressi di [[Interamna]] (moderna Terni) con l'esercito di Treboniano, Emiliano risultò vittorioso,<ref>Eutropio, IX, 5
=== Caduta ===
[[File:Antoninianus-Cornelia Supra-RIC 0030.jpg|thumb|[[Cornelia Supera]] era la moglie di Emiliano, ed era di origine africana; entrambi furono colpiti da ''[[damnatio memoriae]]'' dopo l'ascesa al trono di [[Valeriano]].]]
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