Pancrazio Amoretti: differenze tra le versioni

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Quando nel Settembre del [[1791]] l'abate spagnolo [[Juan Andrès]] fece visita alla tipografia Bodoniana a [[Parma]], riconobbe in Pancrazio l'artefice di tutti i punzoni e gli attrezzi necessari all'attività dell'officina, proprio mentre si consumava il cosiddetto tra gli Amoretti e Bodoni e i fratelli di Pancrazio (Giacomo e [[Francesco Amoretti|Francesco]]) e i suoi figli ([[Andrea Amoretti|don Andrea]], [[Giovanni Amoretti|Giovanni]], [[Pietro Amoretti|Pietro]] e [[Vittorino Amoretti|Vittorino]]) lavoravano in segreto a [[San Pancrazio Parmense|San Pancrazio]] per fondare la tipografia dei [[Fratelli Amoretti]].
 
Il testo dell'Andrès riporta: «Un 'arte merece en Parma la atencion de todos los forasteros, y esta sola supone la perfecion de otras muchas. La imprenta de Parma es conocida en toda Europa, y se puede decir que aun fuera de ella en los paeses cultos de otras partes del mundo. El mérito de esta celebridad se debe al famoso Bodoni; però quantos otros no contribuyen à su mayor perfeccion, y merecen tambien su particular alabanza? Pancracio Moretti [sic, per Amoretti] es el executor de los punzones y de todos los hierros que sirven à la imprenta bodoniana».
 
La traduzione del Passerini, contro la quale Bodoni si scagliò furiosamente, recita: '''«La stamperia di Parma è famosa in tutta l'Europa, e si può dire anche al di fuori di essa nei paesi colti di altre parti del mondo. Il merito di questa celebrità si deve al famoso Bodoni; nulladimeno altri contribuiscono alla sua maggiore perfezione, e meritano pur essi una particolar lode. I fratelli Amoretti di S. Pancrazio sono gli esecutori dei ponzoni e di tutti i ferri che servono alla stamperia Bodoniana».