La cultura[[controcultura]] maker è fortemente legata al movimento dell'[[open source]]<ref name="WWR"/>. I suoi sostenitori ritengono che la cultura dei maker può essere alla base di nuovi processi di innovazione tecnologica e produttiva, [[Comportamento emergente|emergenti]] dal basso e dispiegantisi su piccola scala. La riutilizzazione dei risultati, grazie all'adozione di [[licenza libera|licenze libere]], potrebbe permettere di innescare importanti effetti virtuosi, in cui comunità crescenti di maker sperimentano nuovi approcci alla produzione basati su tecnologie a basso costo, anche su piccolissima scala o per un unico esemplare, fino a a prefigurare una nuova [[rivoluzione industriale]]<ref name="WWR"/><ref name="Q4">*[http://www.economist.com/node/21540392/ More than just digital quilting. Technology and society: The “maker” movement could change how science is taught and boost innovation. It may even herald a new industrial revolution], da ''The Technology Quarterly'' dell'''[[The Economist|Economist]]'', 3 dicembre 2011</ref>.
