Mercante d'arte: differenze tra le versioni

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Il '''mercante d'arte''' è il punto di contatto per l'[[arte contemporanea]] tra [[Collezionismo d'arte|collezionisti]], istituzioni, [[Critica d'arte|critici]] e gli [[artista|artisti]]. Fanno parte del ''[[mercato d'arte]]'' gli agenti di artisti, intermediari, galleristi e gallerie commerciali. Generalmente il mercante d'arte dispone di uno spazio espositivo. Nel sistema commerciale dell'[[arte contemporanea]] è presente una divisione tra mercante primario e mercante secondario. I collezionisti di arte contemporanea si rivolgono inizialmente ai mercanti primari che, oltre ad avere una propria galleria d'arte con un programma di mostre, sono i primi a vedere le opere e a collaborare con gli artisti. I mercanti primari possono essere galleristi. La lealtà del mercante primario si distingue principalmente dagli artisti che vengono trattati.
Si può dire che in area occidentale è sempre esistito un mercato dell'arte. Nella Roma classica Plinio testimonia un mercato molto sviluppato e intenso. La figura del mercante d'arte professionista si inizia a delineare in età moderna nel XVI secolo. Nell'Olanda del Seicento, come a Parigi, Londra e a Roma nel XVIII secolo esistono mercanti e case d'asta specializzati.
 
Il '''mercante d'arte''' è il punto di contatto per l'[[arte contemporanea]] tra [[Collezionismo d'arte|collezionisti]], istituzioni, [[Critica d'arte|critici]] e gli [[artista|artisti]]. Fanno parte del ''[[mercato d'arte]]'' gli agenti di artisti, intermediari, galleristi e gallerie commerciali. Generalmente il mercante d'arte dispone di uno spazio espositivo. Nel sistema commerciale dell'[[arte contemporanea]] è presente una divisione tra mercante primario e mercante secondario. I collezionisti di arte contemporanea si rivolgono inizialmente ai mercanti primari che, oltre ad avere una propria galleria d'arte con un programma di mostre, sono i primi a vedere le opere e a collaborare con gli artisti. I mercanti primari possono essere galleristi. La lealtà del mercante primario si distingue principalmente dagli artisti che vengono trattati.
Nel sistema commerciale dell'[[arte contemporanea]] è presente una divisione tra mercante primario e mercante secondario. I collezionisti di arte contemporanea si rivolgono inizialmente ai mercanti primari che, oltre ad avere una propria galleria d'arte con un programma di mostre, sono i primi a vedere le opere e a collaborare con gli artisti. I mercanti primari possono essere galleristi. La lealtà del mercante primario si distingue principalmente dagli artisti che vengono trattati.
Il lavoro del mercante secondario si basa sulla compravendita di opere provenienti dal mercato primario. Acquistare opere dal mercato secondario può comportare dei rischi, perché si perdono le garanzie che invece vengono date dal mercato primario. Un collezionista attento ha un rapporto con il mercante secondario solo nel caso sia interessato all'acquisto di una determinata opera che non risulta più disponibile sul mercato primario.
 
== Storia ==
Si può dire che in area occidentale è sempre esistito un mercato dell'arte. Nella [[Roma classica]], [[Plinio]] testimonia un mercato molto sviluppato e intenso. La figura del mercante d'arte professionista si inizia a delineare in [[età moderna]] nel [[XVI secolo]]. Nell'[[Olanda]] del Seicento, come a [[Parigi]], [[Londra]] e a [[Roma]] nel XVIII secolo esistono mercanti e [[casa d'asta|case d'asta]] specializzati.
 
== Bibliografia ==
* Ludovico Pratesi, ''L'arte di collezionare arte contemporanea. Orientarsi nel mercato, conoscere le strategie, guadagnare in valore e prestigio'', Roma, Castelvecchi, 2010.
* L. Buck e J. Greer, ''Come comprare l'arte contemporanea. Il manuale dei collezionisti'', Torino, Umberto Allemandi&C., 2008
* [[Paolo Coen]], ''Il mercato dei quadri a Roma nel XVIII secolo. La domanda, l'offerta e la circolazione delle opere in un grande centro artistico europeo'', con una prefazione di Enrico Castelnuovo, Firenze, Leo S. Olschki, 2010.
 
== Voci correlate ==