Storia dell'elettricità: differenze tra le versioni

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Una spiegazione di quanto veniva osservato, in un primo momento, venne cercata in ''effluvi'' o ''fluidi'' emanati.
[[Galileo Galilei]] pensava che vi fosse coinvolto il movimento dell'[[aria]] per il riscaldamento dovuto allo strofinamento.
[[Robert Boyle]] osservò tuttavia nel [[16761675]] che i fenomeni elettrici sembravano verificarsi anche nel [[Vuoto (fisica)|vuoto]].
 
[[Otto von Guericke]] costruì nel [[1660]] una [[Generatore elettrostatico|macchina elettrostatica]] (chiamata "Sfera elettrostatica"<ref name=Lenta/>), migliorata da [[Francis Hauksbee]] nel [[1706]]. Nel [[1675]] [[Robert Boyle]] scoprì la permanenza dell'attrazione e repulsione elettrica nel [[vuoto (fisica)|vuoto]].
 
L'interesse per il fenomeno dell'elettricità si diffuse anche come curiosità e gioco nei salotti [[XVIII secolo|settecenteschi]] e come immaginario e rivoluzionario metodo di cura.