Anna Maria Pertl: differenze tra le versioni

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Sposò [[Leopold Mozart]] il [[21 novembre]] [[1747]] a [[Salisburgo]]. Ebbe con lui sette figli, cinque dei quali morirono nei primi mesi di vita, conformemente all'alto tasso di [[mortalità infantile]] dell'epoca. Sopravvisse solo Wolfgang Amadeus, nato nel [[1756]], e la sorella maggiore [[Maria Anna Mozart|Maria Anna ]] detta “Nannerl”, nata nel [[1751]].
 
Secondo alcuni biografi mozartiani, il genio del Maestro è riconducibile anche alle qualità molto diverse e molto accentuate che ereditò dai suoi genitori. Dal padre prese la musicalità, la serietà, la dedizione al lavoro; dalla madre la gioia di vivere, la fantasia, il senso dell'umorismo. Una mistura irresistibile. Anna Maria Pertl era in effetti una donna molto diversa da suo marito; sicuramente meno colta, ma anche più equilibrata e capace di smussare l'autoritarismo e le rigidezze del capofamiglia. Nelle sue lettere è possibile ravvisare lo stesso gusto dello scherzo osceno che ha reso tanto celebri le lettere di Mozart. Così scrisse al marito, nel [[1777]]:
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Anna Maria non coltivava la musica, pur essendo la moglie di un eccellente [[violinista]] e [[compositore]], e la madre di due bambini prodigio. Il loro talento musicale, e l'ambizione di suo marito, la portarono comunque lontano: avendo riscontrato le straordinarie qualità dei suoi figli, Leopold li fece esibire fin da piccoli in molte città europee. Così, al seguito della famiglia, Anna Maria visitò le corti d'[[Europa]] e conobbe personalmente numerosi sovrani, dall'Imperatrice [[Maria Teresa d'Asburgo]] a [[Luigi XV]] di Francia, a [[Giorgio III]] d'Inghilterra.
 
Quando Wolfgang fu adolescente e suo padre decise di portarlo nella patria dell'[[opera lirica]], l'Italia ([[1769]] – [[1773]]), le due donne di casa dovettero restare a Salisburgo. Alcuni anni dopo Leopold programmò per il figlio e per se stesso un altro viaggio, stavolta a Parigi, ma rimase deluso quando l'Arcivescovo di Salisburgo, suo datore di lavoro, rifiutò di concedergli il permesso di partire. Decise allora che sarebbe stata Anna Maria a fare da ''chaperon'' a Wolfgang. La partenza avvenne il 23 settembre 1777.
[[Immagine:Wolfgang01.jpg|thumbnail|left|La famiglia Mozart nel 1780, due anni dopo la morte della madre]]A Parigi la necessità di stare continuamente in giro, per cercare lavoro e insegnare musica, costrinse Mozart a lasciare sua madre quasi sempre sola. Lei non parlava francese e non si muoveva dalla casa in Rue du Groschenet, dove pativa il freddo. La sua salute cominciò a peggiorare e contrasse una febbre - un "riscaldo interno", secondo la terminologia dell'epoca. Non si fidava dei medici francesi e Wolfgang dovette fare salti mortali per trovarle un medico austriaco, che parlasse tedesco; quando questi giunse al capezzale della malata, però, era troppo tardi.
 
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La morte della madre spezzò un equilibrio e segnò il sorgere di una conflittualità all'interno della famiglia Mozart, che pian piano portò i suoi componenti ad allontanarsi per sempre, fisicamente e psicologicamente. Wolfgang si trasferì a [[Vienna]] e Nannerl a [[Sankt Gilgen]], mentre Leopold rimase a Salisburgo, solo. Wolfgang si ribellò ai dettami del padre, che continuò a torturarlo con lettere piene di recriminazioni e rimbrotti. Fratello e sorella, quando morì anche il padre, si litigarono l'eredità e giunsero a non avere più contatti di alcun genere.
 
 
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