Carlo Coccia: differenze tra le versioni

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Coccia fu in seguito a [[Londra]], dove il [[24 gennaio]] [[1824]] venne nominato intendente e direttore teatrale del [[King's Theatre]] in the Haymarket;<ref>[http://www.amadeusonline.net/almanacco.php?Start=0&Giorno=24&Mese=1&Anno=1824&Giornata=F&Testo=Coccia&Parola=Stringa almanacco di amadeus online], consultato il 19 novembre 2011</ref> più tardi fu anche maestro di armonia e di canto alla [[Royal Academy of Music]]. A Londra pubblicò numerose cantate, sei duetti con accompagnamento di pianoforte e alcuni altri piccoli lavori.<ref name="fetis" /> Sempre a Londra, nel [[1827]] fece rappresentare ''Maria Stuarda, regina di Scozia'', alla cui inaugurazione prese parte il celebre soprano [[Giuditta Pasta]]; l'opera fu apprezzata dalla critica mentre il pubblicò le accordò minor favore<ref name="weat" />.
 
Ritornato in Italia nel [[1828]], nel [[1836]] diventò insegnante e direttore dell'Accademia Filarmonica di [[Torino]]<ref name = reagli>''Coccia Cav. Carlo'', in Francesco Reagli, ''[Dizionario biografico dei più celebri poeti ed artisti melodrammatici http://www.archive.org/details/dizionariobiogr00reglgoog]'', E. Dalmazzo, Torino, 1860, pagine 132-133</ref> e nel [[1840]], in seguito alla partenza per Napoli di [[Saverio Mercadante]], sostituì quest'ultimo nell'incarico di maestro di cappella del duomo di Novara, dedicandosi quasi esclusivamente all'insegnamento e alla composizione di musica sacra.
 
Nel [[1841]], al [[Teatro Regio (Torino)|Teatro Regio]] di Torino fu rappresentata la sua ultima opera, ''[[Il lago delle fate]]'', che non ebbe successo. Tra le sue numerose opere, oltre a ''Clotilde'' (il maggiore successo tra le composizioni per Venezia, rappresentata anche in numerose altre città italiane e persino in [[Sassonia]] e [[Messico]]<ref name="weat">Alexander Weatherson, ''Un capolavoro composto due volte: Caterina di Guisa'', libretto allegato al CD ''Caterina di Guisa'', Bongiovanni, 1991</ref>), ottenero buon successo ''[[L'orfano della selva]]'' e ''[[Edoardo in Iscozia]]'', mentre numerose altre, come ''[[Rinaldo d'Asti]]'', ''[[Claudina in Torino]]'', ''[[Rosmonda d'Inghilterra (Coccia)|Rosmonda d'Inghilterra]]'', ''[[Enrico di Monfort]]'' ebbero meno fortuna. In tempi moderni, ''[[Caterina di Guisa]]'', che ebbe esito trionfale alla sua apparizione a Milano, nel [[1833]], è stata riproposta con un discreto successo. Alcune opere di Coccia furono basate su [[libretto]] di [[Giuseppe Maria Foppa]]; significativa anche la collaborazione con [[Gaetano Rossi]] e [[Felice Romani]], il librettista della ''Caterina''.