Invidia (Giotto): differenze tra le versioni

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Nuova pagina: {{Opera d'arte | immagine= Giotto di Bondone - No. 48 The Seven Vices - Envy - WGA09275.jpg | grandezza immagine= 200px | titolo=Invidia | artista= Giotto | artist...
 
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L<nowiki>'</nowiki>''[[Invidia]]'' è un'anziana con un serpente che le esce dalla bocca, simbolo del suo maledire, e le si ritorce contro colpendole gli occhi, secondo il significato lettarale etimologico della parola come il difetto del "non-vedere". Essa, diversamente dall'iconografia tradizionale, è un essere diabolico con corna che spuntano dalla cuffia e regge strettamente un sacco, simbolo di avarizia, in opposizione alla Virtù sul lato opposto, la ''[[Carità (Giotto)|Carità]]'', che è invece prodiga nell'aiutare gli altri. Fiamme si sprigionano ai piedi dell'Invidia, che simboleggiano sia l'inferno che il bruciare del desiderio delle cose altrui che arde come il fuoco.
 
Figura dalla potente carica evocativa, l'invidia venne citata direttamente fin da [[Francesco da Barberino]] e nel tempo ha riscosso ammirazione unanime con l'eccezione del critico Marangoni (1942), che ebbe parole taglienti per quasi tutte le ''Virtù'' e i ''Vizi'' della cappella dell'Arena. Alcuni graffi che ne deturpano il volto dopotutto testimoniano la volontà dei visitatori antichi della cappella di scongiurante la carica malefica.
 
==Bibliografia==