Critica televisiva: differenze tra le versioni

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==Epoche della critica televisiva==
Lo svilupparsi della critica televisiva può essere distinto - limitatamente all'esperienza italiana - in tre epoche, o ere, differenti:<ref name=Delbecchi/>
*Una prima epoca pionieristica che va dalla seconda metà degli [[anni 1950|anni cinquanta]], ovvero dalla nascita della televisione, agli inizi degli [[anni 1980|anni ottanta]]; personalità della critica di quest'epoca sono state [[Ugo Buzzolan]], unanimemente considerato il primo critico tv italiano<ref name=edt>''[[Enciclopedia della televisione]]'', a cura di Aldo Grasso, Garzanti.</ref>, [[Luciano Bianciardi]], [[Achille Campanile]], [[Giovanni Guareschi]], [[Gabriele Baldini]], [[Sergio Saviane]], [[Alberto Bevilacqua]], [[Pier Paolo Pasolini]], [[Giancarlo Fusco]].
*Una seconda epoca, della 'maturità' intellettuale di questa branca della critica (copre gli anni ottanta fino ai primi [[anni 1990|anni novanta]]; critici televisivi di questo periodo sono stati essenzialmente ancora [[Ugo Buzzolan]] e poi [[Beniamino Placido]], [[Omar Calabrese]], [[Sandro Bolchi]], [[Enrico Vaime]], [[Oreste del Buono]].
*Una terza epoca, che ha consolidato la critica in un periodo di grande trasformazione del mezzo televisivo, che va dagli anni novanta agli [[anni 2000|anni duemila]]. Critici in auge in un periodo che ha privilegiato le cronache alle recensioni puramente intese: [[Aldo Grasso]]; le esperienze dei [[blog]] dedicati alla televisione diffusi in forma massiccia su [[internet]].