Culto degli antenati: differenze tra le versioni
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L'[[islam]] e il [[Cristianesimo]], penetrando nell'Africa subsahariana, hanno avuto effetti diversi sulle pratiche di culto degli antenati, in alcuni casi dando luogo a pratiche e sistemi di credenze [[culti sincretici africani|culti sincretiche]].
La religione musulmana teoricamente condanna il culto degli antenati come [[eresia]], ma in pratica questo tipo di credenze è ampiamente tollerato. Nel mondo [[Cultura swahili|swahili]] e in altre comunità islamiche africane, per esempio, si tengono feste ufficiali in onore degli antenati.
Il cristianesimo nel suo insieme non ha avuto un atteggiamento uniforme verso il culto degli antenati. Le [[sette evangeliche]] e alcune chiese [[protestantesimo|protestanti]] lo hanno vietato come [[superstizione]] blasfema, talvolta paragonandolo addirittura all'adorazione di [[Satana]]. La [[cattolicesimo|chiesa cattolica]] e le più importanti confessioni protestanti hanno inizialmente tenuto un analogo atteggiamento di condanna, per poi spesso riconsiderare le proprie posizioni e, in qualche modo, inglobare le pratiche di venerazione degli anziani nella loro dottrina (per esempio in accordo con il principio dell'[[inculturazione]]). In quest'ottica, molte chiese cristiane cercano di reintegrare il culto degli anziani nella forma del culto di [[Gesù Cristo|Cristo]] (l'antenato più potente, colui che ha vinto la morte) o dei santi. In ogni caso, la venerazione dei defunti, di per sé, è in genere favorita in quanto del tutto in accordo con l'idea cristiana della vita dopo la morte.
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