Catione: differenze tra le versioni

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Molto più semplice è la produzione di cationi in soluzione. Come aveva già intuito Arrhenius, la dissoluzione di numerosi sali avviene secondo lo schema:
 
:A<sub>n</sub>B<sub>m</sub>(s) → nA<sup>m+</sup>(sol) + mB<sup>n-</sup>(sol)
 
Nel caso per esempio del [[solfato di sodio]] in acqua, si ha:
 
:Na<sub>2</sub>SO<sub>4</sub>(s) → 2Na<sup>+</sup>(aq) + SO<sub>4</sub><sup>2-</sup>(aq)
 
''(aq)'' e ''(sol)'' stanno a indicare che gli ioni in soluzione sono solvatati, ossia sono coordinati dalle molecole del solvente. È questa interazione la driving force della dissoluzione. Tipicamente solo quei solventi che hanno una [[costante dielettrica]] elevata sono in grado di favorire la dissoluzione di composti ionici. Soddisfano questo requisito l'[[acqua]], il [[fluoruro di idrogeno]], l'[[acido solforico]], la [[formammide]], etc.<br/>