Editto di Restituzione: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
K.Weise (discussione | contributi)
Riga 7:
L'emanazione dell'Editto si colloca nel contesto del generale andamento sfavorevole della [[Guerra dei trent'anni (fase danese)|fase danese]] della [[guerra dei trent'anni]] per il fronte protestante. Nella campagna militare condotta dall'[[Unione Evangelica]] nel [[1626]], infatti, si possono distinguere due imprese diverse, che ebbero entrambe esiti sfavorevoli: l’attacco, in collaborazione col principe di [[Transilvania]], contro gli imperiali ad est, e l'avanzata verso sud, dalla Danimarca, contro l'esercito della [[Lega Cattolica (Germania)|Lega cattolica]]. Il progetto orientale non ebbe altra conseguenza che la morte, in un lontano villaggio bosniaco, di [[Ernst von Mansfeld]]. Quanto ai danesi, le gravi sconfitte di [[Battaglia di Lutter|Lutter]] e di [[Battaglia di Wolgast|Wolgast]], furono sufficienti ad affermare la superiorità del Conte di [[Johann Tserclaes, conte di Tilly|Tilly]] e [[Albrecht von Wallenstein|Wallenstein]], ad aprire lo [[Schleswig-Holstein]] all'avanzata dei cattolici, e a togliere ai danesi ogni efficacia nella contesa.
 
Di nuovo la causa protestante era caduta nell'abisso più profondo, mentre il trionfo imperiale creò le premesse, paradossalmente, perché potesse essere frenato dalle conseguenze di atti e decisioni alimentati e maturati nel clima dell'andamento favorelefavorevole del conflitto per la parte cattolica. Nell'esaltazione prodotta dalla vittoria, gli [[Principi elettori|Elettori]] [[Cattolicesimo|cattolici]] concepirono un'idea abbastanza naturale, ma poco saggia, perseguita con sviluppi pericolosi per gli interessi dell'imperatore. Un cospicuo patrimonio ecclesiastico, che comprendeva nella [[Germania]] settentrionale due [[arcivescovato|arcivescovati]] e dodici vescovati, era, sin dal [[1552]], passatapassato dai cattolici ai protestanti. Parte di quest’imponente proprietà era stata spesa degnamente a sostenere la [[Chiesa luterana]]; il resto, assai meno degnamente, a soddisfare le esigenze e il lusso dei principi dell’impero. Tutto questo bottino doveva ora, in virtù dell'editto, ritornare ai suoi antichi proprietari cattolici. Tale decreto ingiuntivo turbò fortemente gli amministratori protestanti, costretti, sotto la tirannica pressione delle truppe di Wallenstein, a cedere una proprietà che da molti anni ormai considerava propria.
 
===Prodromi dell'editto, prima stesura e successiva pubblicazione===