Guillaume-Thomas François Raynal: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Raynal nasce a [[Lapanouse]], in provincia di [[Rouergue]], abbracciando, dopo lunghi studi alla scuola di [[gesuiti]] a [[Pézenas]], il sacerdozio ed entrando nel [[1743]] ed entrando, più per desiderio di avanzamento sociale che per vocazione, nell'ordine della influente [[Compagnia di Gesù]] verso la quale, nonostante il suo anticlericalismo, egli mantenne «sempre un atteggiamento referente» <ref>Paolo Bianchini, ''Morte e resurrezione di un Ordine religioso: le strategie culturali ed educative della Compagnia di Gesù durante la soppressione (1759-1814)'',Vita e Pensiero, 2006, p.65</ref>
Nel [[1746]], è assegnato alla [[chiesa di Saint-Sulpice]] a [[Parigi]] dove, per aumentare le sue entrate, diventa precettore presso alcune importanti famiglie. Non esita neanche a rendersi colpevole di [[simonia]] vendendo i propri sermoni ad altri preti meno ispirati di lui. Provoca anche uno scandalo quando si viene a sapere che, dietro pagamento, ha acconsentito a seppellire dei [[protestanti]] facendoli passare per [[cattolici]]. D'altronde i suoi legami con i protestanti furono molto stretti per tutta la sua vita e.
Lascia Saint-Sulpice e comincia a frequentare i [[salotto letterario|salotti]] di [[Claudine Guérin de Tencin]], poi di [[Claude-Adrien Helvétius]], del [[Paul Henri Thiry d'Holbach|Barone di Holbach]] e di [[Marie-Thérèse Rodet Geoffrin|Marie-Thérèse Geoffrin]]. Qui Raybal ascolta le relazioni di viaggi oltremare e partecipa a discussioni politiche dove si fa conoscere come apostolo della libertà.
 
LasciaLasciato Saint-Sulpice e, comincia a frequentare i [[salotto letterario|salotti]] di [[Claudine Guérin de Tencin]], poi di [[Claude-Adrien Helvétius]], del [[Paul Henri Thiry d'Holbach|Barone di Holbach]] e di [[Marie-Thérèse Rodet Geoffrin|Marie-Thérèse Geoffrin]]. Qui Raybal ascolta le relazioni di viaggi oltremare e partecipa a discussioni politiche dove si fa conoscere come apostolo della libertà.
Si fa una piccola fortuna stampando e vendendo lui stesso le sue opere. Redige anche opere su ordinazione dei grandi dell'epoca, come ad esempio il [[Étienne François de Choiseul|duca de Choiseul]]. Ciò gli varrà, per i servizi resi, la nomina di direttore del ''Mercure de France'' nel [[1750]]. Nel [[1754]] viene eletto membro della [[Royal Society]].
 
Si fa una piccola fortuna stampando e vendendo lui stesso le sue opere. Redige anche opere su ordinazione dei grandi dell'epoca, come ad esempio il [[Étienne François de Choiseul|duca de Choiseul]]. Ciò gli varrà, per i servizi resi, la nomina di direttore del ''Mercure de France'' nel [[1750]]. Nel [[1754]] viene eletto membro della [[Royal Society]].
La sua fama è legata alla ''Histoire philosophique et politique des établissements et du commerce des Européens dans les deux Indes'', portata a termine con la collaborazione di [[Diderot]] <ref>Giuseppe Vottari ''L'illuminismo. Un percorso alfabetico nell'età delle riforme'', Alpha Test, 2003, p.108</ref>.
 
La sua fama è legata alla ''Histoire philosophique et politique des établissements et du commerce des Européens dans les deux Indes'', portata a termine con la collaborazione di [[Diderot]] <ref>Giuseppe Vottari ''L'illuminismo. Un percorso alfabetico nell'età delle riforme'', Alpha Test, 2003, p.108</ref>. L'opera, una denuncia del [[colonialismo]], dello [[schiavismo]], del [[dispotismo]] e del [[clericalismo]] ,<ref>Secondo [[Vincenzo Monti]] Raynal «finse di difendere i pellerosse ("foschi") per meglio colpire monarchia e fede con la violenza ("il fulmine") dlledelle sue parole deliranti.» (in Marco Testi, ''Tra speranza e paura: i conti con il 1789 : gli scrittori italiani e la rivoluzione francese'', casa editrice Fernandel, 2009, p.70</ref>, pubblicata anonima nel [[1770]], è vietata dal regime nel [[1772]] . Raynal la ripubblica ancora anonima nel [[1774]], venendoma è ancora vietata e messa all'[[Indice dei libri proibiti|Indice]]. Ripubblicata col suo ritratto nel [[1780]], l'opera viene fatta bruciare pubblicamente dal [[Parlamento di Parigi]] ed egli è costretto a fuggire per evitare l'arresto.<ref>Cfr. ''Enciclopedia Treccani'' alla voce corispondente.</ref>
 
Rifugiatosi in [[Svizzera]] nel [[1781]], fa erigere un monumento alla Libertà .<ref>Margrit Wyder: [http://www.nzz.ch/2002/11/09/li/article8HS2B.html ''«Ich hoffe, es soll nicht zu Stande kommen.». Das kurze Leben eines Schweizer Freiheitsdenkmals.''] (allem.) In: [[Neue Zürcher Zeitung|NZZ]], 9.&nbsp;November 2002.</ref>.. Di là si sposta in [[Prussia]] nella corte di [[Federico II di Prussia|Federico II]] che lo accoglie con ammirazione ,<ref>Salvatore Bono, ''Lumi e corsari: Europa e Maghreb nel Settecento'', Morlacchi Editore, 2005, p. 165.</ref> e poi in [[Russia]] in quella di [[Caterina II]]. E'È autorizzato a rientrare in [[Francia]] nel [[1784]], ma col divieto di soggiornare a Parigi. Si stabilisce a [[Tolone]], poi a [[Marsiglia]] e diventa fondatore di premi [[Accademia|accademici]] e di [[beneficenza]] che prolungheranno il successo della sua opera nelle grandi accademie europee. Rifiuta di sedere negli [[Stati Generali]] del [[1789]] adducendo come pretesto l'età avanzata.
 
Due anni più tardi egli denuncerà gli eccessi e l'indirizzo violento preso dalla [[Rivoluzione francese|Rivoluzione]] ai rivoluzionari che vedevano in lui un padre fondatore. Nella sua lettera all'Assemblea del [[31 maggio]] [[1791]] scrive:
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{{quote|Ho parlato ai re dei loro doveri, accettate ch'io parli al popolo dei suoi errori.}}
 
Il suo prestigio e la sua popolarità sono tali che i rivoluzionari più radicali giustificheranno il suo intervento con l'età molto avanzata.
 
Fu eletto membro dell'[[Institut de France]] nel [[1795]], pochi mesi prima della sua morte, avvenuta il [[6 maggio]] dell'anno successivo a [[XVI arrondissement di Parigi|Chaillot]], rifiutando la nomina con il motivo dell'età avanzata.