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Il significato originario del termine era tratto dal diritto romano dove era tipica l'[[intercessio tribunicia]] l'intervento cioè del [[tribuno della plebe]] a favore di un plebeo per proteggerlo da un intervento di un magistrato.
 
Per ampliamento del significato originale, nelin alcune confessioni [[Cristianesimo|cristiane]], l'intercessione è una intenzionel'intervento di preghieraun a[[santo]] presso Dio per ottenere da lui una [[grazia (religione)|grazia]] in favore di un'altra persona.
 
I [[cattolicesimo|cattolici]], gli [[ortodossia|ortodossi]] e alcune confessioni protestanti (per es. gli [[anglicanesimo|anglicani]]) credono che, invocando l'intercessione di un [[santo]], si possa più efficacemente ottenere grazie da Dio. Impropriamente si usa dire che il santo "fa la grazia". Secondo tali confessioni è sempre Dio che "fa" la grazia e da Dio il santo la ottiene, aggiungendo le proprie preghiere a quelle dei fedeli che gli chiedono di intercedere.
 
Ci si può rivolgere non solo ai santi e ai [[beato|beati]] proclamati ufficialmente dalla [[Chiesa cattolica]] (o [[ortodossia|ortodossa]]), ma a tutti i credenti,(datocoloro che si crede siano in [[Paradiso]] sono tutti santi anche se non si ha la certezza sulla terra). Anzi, una delle condizioni che la [[Chiesa cattolica]] o [[ortodossia|ortodossa]] pone per dichiarare una persona [[Beatificazione|beata]] è che essa manifesti la propria intercessione, ottenendo almeno un [[miracolo]]; un secondo miracolo è richiesto per arrivare alla [[canonizzazione]].
 
I cristiani cattolici e ortodossi si rivolgono particolarmente ad alcune categorie di santi, a seconda del tipo di grazia richiesta: