Carmide (dialogo): differenze tra le versioni

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|serie = [[Dialoghi|Dialoghi platonici]], V tetralogia
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Il '''''Carmide''''' (ΧάρμιδηςΧαρμίδης) è un [[Dialoghi|dialogo]] [[Platone|platonico]] giovanile o aporetico, che non porta cioè ad una conclusione certa, ed areteico, cioè incentrato sulla virtù (''areté''), nella sua totalità o in parte; in questo caso si concentra sulla [[temperanza]], o saggezza (''sophrosyne''). Quest’ultima nel mondo greco era intesa come una condizione di [[salute]] dell’intelletto, una particolare avvedutezza, ma non era da reputarsi una saggezza puramente intellettuale: era, piuttosto, l’avere il pieno controllo di sé stessi e delle proprie passioni, cosa possibile a chiunque. Platone nel ''[[Fedone]]'' la definirà infatti “virtù popolare”, tale cioè da poter essere presente in chiunque anche per [[istinto]]<ref>''Phaed.'' 82b.</ref>.
 
== Cornice del dialogo ==