Giovanni Antonio Dosio: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 23:
 
Nel frattempo alcune commissioni lo portarono a [[Napoli]], dove si stabilì nel 1589<ref>Francesco Abbate, ''Storia dell'arte nell'Italia meridionale, Volume 3'', 2001</ref> e dove creò alcuni dei suoi capolavori: la ristrutturazione della [[Certosa di San Martino]] e della [[Chiesa dei Girolamini]], una delle maggiori della città. L'ultima parte della sua attività artistica, come è stato di recente appurato,<ref>L. Giorgi, ''Caserta e gli Acquaviva. Storia di una Corte dal 1509 al 1634'', Caserta, 2004. A. Marciano, ''Giovanni Antonio Dosio fra disegno dell'antico e progetto'', Napoli, 2008.</ref>si è svolta a [[Caserta]], con un'interessante collaborazione con i committenti [[Acquaviva d'Aragona]].
Il Dosio morì a Caserta il 10 febbraio 1611, <ref>L. Giorgi, in ''AA.VV., Giovan Antonio Dosio da San Gimignano ...'', cit., pp. 26-27
 
==I disegni==