Quadrato d'oro: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m immagine
Nessun oggetto della modifica
Riga 3:
Il "Quadrato d'oro", composto dal gen. Ṣalāḥ al-Dīn al-Ṣabbāgh (comandante della III [[Divisione (militare)|Divisione]]), dal gen. Kāmil Shabībī (Comandante della I Divisione), dal gen. Fahmī Saˁīd (comandante delle Forze meccanizzate) e dal gen. Maḥmūd Salmān (comandante dell'Aeronautica), tentò di condizionare la politica governativa, forte della consapevolezza che i vertici delle forze armate irachene erano tra i pochi a godere stabilmente di regolare addestramento all'estero e quindi delle conoscenze e delle competenze tecniche e, spesso, intellettuali necessarie anche per l'amministrazione della cosa pubblica.
 
La pressione delle forze armate si espresse ancora una volta - dopo il fallimento dell'esperienza "progressista" del [[1936]] del [[generale (esercito)|generale]] [[Curdi|curdo]] [[Bakr al-Sidqi|Bakr al-Ṣidqī]] - col tentativo di imprimere una svolta plitica in senso nazionalistico all'Iraq, contrastando in ciò la Corona, di decisi sentimenti filo-britannici dopo la breve parentesi di re [[Ghazi I re d'Iraq|Ghāzī]], provvidenzialmente scomparso in seguito a un "provvidenziale", quanto strano, incidente automobilistico, dopo aver pericolosamente mostrato sentimenti simpatizzanti per l'Asse.
[[Immagine:Ghazi 1.jpg|right|thumb|re Ghāzī in divisa da generale dell'esercito iracheno]]
L'Iraq, che aveva conseguito una formale indipendenza nel [[1932]], era infatti ancora condizionato dallo stretto controllo di [[Londra]], che manteneva nel Paese basi terrestri, aeree e navali, essenziali per garantirsi il contatto strategico con l'[[India]] ma anche (e forse soprattutto) per gestire senza problemi le immense risorse petrolifere del nord e del meridione iracheno ([[Kirkuk|Kirkūk]] e [[Basra|Baṣra]]).